pace in tutte le terre

Approfondimenti

Il messaggio del Papa per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace 2008:
FAMIGLIA UMANA, COMUNIT� DI PACE

Arabo, Francese, Inglese, Italiano, Polacco, Portoghese, Spagnolo, Tedesco

 

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PACE IN TUTTE LE TERRE
1 gennaio 2008

Celebrazione della Giornata Mondiale della Pace

Intervento di Marco Impagliazzo , presidente della Comunit� di Sant'Egidio,
alla manifestazione "Pace in tutte le Terre",
Roma, 1 gennaio 2008

 Cari amici,

quarant�anni fa un papa saggio, Paolo VI, �lanci� l�idea� � sono le sue parole- di dedicare il primo giorno dell�anno alla pace. Chiunque nel mondo sarebbe stato libero di riprendere questa iniziativa secondo le modalit� preferite. L�idea nasceva da una considerazione semplice e allo stesso tempo necessaria per chi guardava il mondo con amore: occorre sempre parlare di pace. Siamo qui dopo quarant�anni da quella prima giornata e sentiamo questa iniziativa tanto importante anche per i nostri giorni. Anche noi siamo qui per dire con la nostra presenza, con i nostri cartelli, con la nostra marcia pacifica: occorre sempre parlare di pace.

C�� bisogno di parlare di pace sempre! Perch� la pace � il bene necessario per vivere. Lo diciamo oggi guardando a tanti paesi che vivono il dramma della guerra, sono sull�orlo di guerre civili come il Kenya e il Pakistan, scossi da violenze come l�Iraq, il Libano, il Darfur o minacciati dal terrorismo. Lo diciamo ancora una volta pensando alla Terra Santa, mentre qualche nuova speranza di pace si sviluppa dall�incontro tra israeliani e palestinesi. Occorre parlare di pace per tanti. Se si alza un poco lo sguardo dalla realt� quotidiana di ciascuno di noi si capisce perch� c�� bisogno di parlare di pace: ancora troppe guerre nel mondo, troppo violenza, molte minacce del terrorismo, troppa sofferenza inferta dall�uomo al suo fratello.

Questo anniversario della giornata della pace si incrocia provvidenzialmente con un altro anniversario: quello della nascita della Comunit� di Sant�Egidio. Sono quarant�anni! Non � superfluo sottolineare come siamo felici che la storia della Comunit� si sviluppi insieme alla grande idea della pace sostenuta dalla Chiesa in questi anni. Dalla giornata mondiale per la pace di Paolo VI, alla preghiera per la pace di Assisi delle grandi religioni mondiali voluta da Giovanni Paolo II. Sono due grandi iniziative che trovano noi di Sant�Egidio fortemente impegnati. E oggi ne sono testimonianza le 380 manifestazioni che si svolgono in 65 Paesi del mondo. Il nome di Sant�Egidio � da molti anni legato alla pace: questo ci rende contenti e allo stesso tempo di impegna in nuove responsabilit�. S�, perch� sono convinto che la pace � una grande idea. Una grande idea che si deve realizzare sempre di pi�. In un mondo in cui sembrano essere morte o spente le grandi idee e i grandi ideali noi diciamo che la pace � una grande idea. Vale la pena investire la vita nella ricerca della pace, vale la pena spendersi per la grande idea della pace.Lo diciamo ai pi� grandi di et�, ma anche ai pi� giovani e ai bambini che sono qui numerosi oggi. La pace comincia da un gesto, da una parola, da un�attenzione nella vita di tutti i giorni e si allarga fino ai pi� grandi conflitti che sconvolgono la terra. Noi di Sant�Egidio vogliamo ancora vivere per la grande idea della pace! Cos� come continueremo a lottare per la fine della pena di morte nel mondo dopo il grande successo della moratoria sulle esecuzioni capitali all�Assemblea generale dell�ONU.

Nel 1948 il l�organizzazione delle Nazioni Unite rendeva pubblica la Dichiarazione universale dei diritti umani. Con quel documento gli Stati reagivano agli orrori della seconda guerra mondiale riconoscendo un�unit� della famiglia umana e dei popoli basata sulla pari dignit� di tutti gli uomini e le donne: fu un passo decisivo nel difficile e impegnativo cammino verso la pace. In Italia, poi, 60 anni fa veniva emanata la Costituzione repubblicana dove, all�articolo 11 si legge che: �l�Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libert� degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali�. Sono due pietre miliari su cui costruire una societ� pi� giusta, pi� umana e pi� pacifica. Sono due documenti fondamentali che ci incoraggiano a continuare a vivere come veri amici della pace.

Siamo convinti che realmente �l�umanit� � come scrive Benedetto XVI nel messaggio per la pace di quest�anno � sia una grande famiglia e che non viviamo gli uni accanto agli altri per caso, ma stiamo tutti percorrendo uno stesso cammino come uomini e quindi come fratelli e sorelle� . E� l�idea di questa marcia: camminare insieme all�inizio di quest�anno come fratelli e sorelle, veri amici della pace. Qui a Roma e in tante parti del mondo.

Viva la pace!