Comunità di S.Egidio


 

29/07/2001

L'attribuzione del prestigioso riconoscimento ha aperto la �Festa di Avvenire�, giunta alla 26� edizione
Un premio all'arte del dialogo
Ad Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio, il premio Narducci 2001

 

Un artistico quadro con una dedica essenziale: �Al professor Andrea Riccardi�. Una riproduzione dell'effige lignea della Madonna di Maralunga, patrona della citt� di Lerici, venerata nella chiesa parrocchiale. Ancora una volta - come per le passate edizioni - consiste in una immagine sacra il premio Angelo Narducci, assegnato ieri pomeriggio ad Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di S. Egidio, personalit� di spicco della cultura cattolica italiana. La cerimonia ha avuto luogo in apertura della festa estiva di Avvenire giunta alla ventiseiesima edizione. Commosso Riccardi, che ha espresso gratitudine per un riconoscimento �che onora l'intera esperienza di S. Egidio, una realt� che ha bisogno del sostegno, del consenso e dell'amicizia di tutti, particolarmente di quanti si riconoscono nei valori della fede comune�. Commossi i presenti alla celebrazione liturgica che ha preceduto la consegna del premio, una Messa presieduta dal vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, monsignor Bassano Staffieri. Con il presule erano all'altare il parroco di Lerici monsignor Carlo Ricciardi e il responsabile della pastorale giovanile del vicariato, don Luigi Usubelli.

Perch� a Riccardi l'edizione 2001 del Narducci? Lo spiega la motivazione ufficiale letta da Luigi De Fabiani, gi� vicedirettore del quotidiano cattolico, stretto collaboratore del compianto direttore Narducci di cui la manifestazione di Lerici intende fare ogni estate memoria. Vedendo in Riccardi un �campione dell'ecumenismo� e un collaboratore intelligente e appassionato di Avvenire, il premio intende esaltare �la buona comunicazione di fronte ad una nuova fase dell'esperienza giovanile, perch� nell'esperienza di Andrea Riccardi la parola diventa vita con la fondazione della Comunit� di S. Egidio�.

De Fabiani ha voluto ricordare anche un altro direttore di Avvenire recentemente scomparso, Lino Rizzi, unito nella commemorazione a Vincenzo Bo, che fu parroco di Monterosso e fecondo scrittore, e a Piero Lugaro, colto giornalista di questa testata. Tutti e tre avevano ricevuto in passato il premio Narducci. Ricordati infine Carlo Bo, Indro Montanelli, i giornalisti Gianni e Carlo Brera �che hanno amato queste terre e questi mari�.

Significativa la presenza del vescovo. �Questa � una festa diocesana; la nostra diocesi ha su Avvenire la sua pagina domenicale�, ha tenuto a sottolineare Staffieri. �Anzi, questa � l'unica festa di Avvenire in Italia. Una ragione di pi� perch� il vescovo dimostri la sua partecipazione e il suo interessamento pi� vivo. Soprattutto poi quando viene premiata una personalit� come Riccardi�.

Dopo la parte ufficiale della prima giornata della festa (le manifestazioni proseguiranno fino a domenica) c'� stato spazio per la parte ludica, come da collaudata consuetudine. Grande tombola e grande cena d'amicizia preparata dai cuochi volontari mobilitati per la circostanza (Angelo, Mario, Giovanni il pasticcere, Marta) che nel giardino della casa parrocchiale hanno accolto in perfetto spirito di amicizia concittadini e i villeggianti con dovizioso menu: spaghetti ai muscoli, spaghetti primavera, baccal� alla spagnola (con peperoni), insalata di polpo, frittura mista, arrosto di carne (per i refrattari al pesce), contorni vari, crostate, �di quelle fatte da noi, mica comprate in negozio�.

A margine degli appuntamenti ispirati al motto �Andiamo avanti con speranza�, un pullman d'epoca allestito da Avvenire presenta il giornale alla folla dei villeggianti, ai residenti, a quanti - anche in vacanza - intendono sottrarsi al trambusto generalizzato per concedersi momenti di riflessione attorno a quello che conta e vale. Gi�, perch� una delle ragioni di fondo della festa di Avvenire � quella - sottolineata da monsignor Ricciardi, infaticabile animatore della manifestazione lericina - di incoraggiare l'avvicinamento ai media di cui la Chiesa italiana dispone. �In questo contesto Avvenire, possiamo dirlo ad alta voce, rappresenta uno strumento sicuro ed affidabile�.

Antonio Giorgi