Comunità di S.Egidio


 

04/03/2003


Il migliore ristorante dell�anno � la Trattoria degli amici

 

A Roma l'amicizia nasce e si pu� consolidare anche a tavola e, quando ci� avviene, ci scappa anche un premio. E' successo proprio cos� per �La trattoria degli Amici�, un locale con esperienza decennale, da un anno trasferito in Piazza Sant'Egidio 6 (tel.: 065806033) che, quest'anno, si � portato a casa l'ambito premio �Ristorante dell'anno 2002�, messo in palio dal sito internet Ristorantidiroma.com, per essersi distinto sia nel settore gastronomico che per la gestione del tutto originale e considerata degna di nota. Infatti, chiunque frequenti questa trattoria per lavoro o per mangiare, non ha mai pensato che il mondo � diviso in due, ma � un pezzo unico dove ciascuno pu� esprimersi come meglio crede di poter fare. A dimostrazione di ci� non sono solo i piatti sfornati dal cuoco che spazia tra la gastronomia di diversi paesi del mondo ma, soprattutto, i tanti disabili psichici occupati anche come volontari che, proprio tra le mura di quel locale gestito da una cooperativa promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio, hanno trovato la voglia di vivere una vita semplice quanto normale. Cos� � per Maurizio che fa il someiller, per Massimo il tuttofare che in cinque minuti risolve ogni problema del cuoco quando rimane senza ingredienti, ma poi ci sono anche Aurelio, Walter, Flavia e Natalina che, infaticabili, si alternano tra la sala e la cucina, mentre per la sanit� pubblica sono �bollati� come disabili psichici anche se insieme costituiscono una brigata in grado di vincere un premio tributato da una giuria popolare.

�Per noi tutti � stata una gioia apprendere di questo riconoscimento che ci impegna a continuare in questa gestione ricca di soddisfazioni� ha detto Giuseppe Di Pompeo il presidente della cooperativa che gestisce �La trattoria degli Amici�. Cos�, anche con il fondamentale contributo svolto da questi lavoratori nel retrobottega e con gli arnesi tipici della cucina, che si preparano le verdure per condire il cous cous vegetale alla tunisina, o succulenti piatti grechi e di altre tradizioni gastronomiche che qui si mischiano gradevolmente con piatti tipici romani e i dolci cucinati ancora seguendo vecchie tradizioni pasticcere. Un tocco di originalit� nel locale e dato oltre che dal pavimento in cotto, anche dai quadri realizzati da ragazzi disabili, come se si volesse una volta di pi� interrogare il pubblico su ci� che significa essere normali o disabili.

Valentino Castaldo