Nata da famiglia ebrea non praticante della borghesia milanese, orfana di madre, è cresciuta insieme al padre e ai nonni paterni. Deportata ad Auschwitz il 30 gennaio 1944 all’età di 13 anni, è sopravvissuta allo sterminio.
Testimone e sopravvissuta dell’Olocausto, solo dopo più di 40 anni ha trovato la forza di raccontare pubblicamente la sua dolorosa esperienza, impegno che la vede oggi coinvolta soprattutto con le giovani generazioni.
Il 27 novembre 2008 l'Università di Trieste le ha assegnato la laurea honoris causa in Giurisprudenza.
(settembre 2010) |