E’ stata inaugurata il 25 novembre a Roma, presso il complesso del Santa Maria della Pietà, la mostra noidiamo[十]senso. L'esposizione raccoglie, in occasione del centenario dell’istituzione del manicomio della capitale nel 1914, le opere di Annamaria Colapietro, Roberto Mizzon e Giovanni Fenu, artisti con disabilità dei Laboratori d'Arte della Comunità di Sant'Egidio, che in passato sono stati internati in strutture manicomiali. Accanto ad esse trova posto la video installazione di César Meneghetti, artista e curatore della mostra: tre grandi schermi su cui sono proiettate le immagini degli artisti; attraverso delle cuffie audio è possibile ascoltare le loro parole su temi di grande portata come la felicità, l’amore, la reclusione, la solitudine, l’amicizia, l’arte.
Un luogo che è stato per decenni il simbolo della segregazione e dell’esclusione, appare trasfigurato dalla bellezza, come ha sottolineato nel suo intervento lo psichiatra Giuseppe Ducci, dai colori intensi delle tele di Anna Maria, dalla forza espressiva delle opere di Roberto Mizzon, dai tratti delicati delle figure umane delineati da Giovanni Fenu.
Alcuni quadri, come “Il parco del Santa Maria della Pietà” di Colapietro, o l’installazione “La Gabbia” di Mizzon, ricordano gli anni della sofferenza e dell’abbandono, ma riescono a farlo con sguardo riconciliato anche grazie a quello che César Meneghetti, ha definito il successo dell'arte, “perché – ha detto- dove hanno fallito la politica, la scuola e la scienza, l'arte non fallisce”.
Simonetta Lux, critica e storica dell’arte, ha ricordato come l'esposizione sia il risultato di un processo di liberazione che trae origine dal procedimento di de-istituzionalizzazione iniziato da Basaglia e che si è compiuto, per i tre artisti, nei Laboratori d'Arte della Comunità di Sant'Egidio.
Al vernissage hanno partecipato più di trecento persone, alle quali è giunto anche il saluto di papa Francesco attraverso le parole del suo elemosiniere, mons. Konrad Krajewski.
Il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, intervenendo all'inaugurazione ha spiegato che di fronte alle opere esposte si vive davvero l'uguaglianza: “Venendo qui ciascuno di noi apre il suo cuore, scende dal suo piedistallo, si mette ad ascoltare e si lascia toccare da ciò che viene comunicato da questi artisti. Qui troviamo uno spazio, troviamo un sentimento, un pensiero, una visione che ci mette tutti in comune, che ci fa sentire un noi, come dice giustamente il bel titolo scelto. Questi artisti – ha concluso Impagliazzo - ci dicono che hanno trovato il senso della vita e che anche la sofferenza è alle loro spalle, perché hanno trovato una Comunità che li ha accolti e che li sa ascoltare”.
La mostra sarà visitabile fino al 13 dicembre 2014
Orari: dal lunedì al giovedì dalle 10:00 alle 16:30/ venerdì e sabato dalle 10:00 alle 19:00
Indirizzo: Comprensorio di Santa Maria della Pietà - ASL Roma E – Pad. 28, Piazza S. Maria della Pietà 5, Roma
Ingresso gratuito
Visite guidate su prenotazione: 06 8992234/339 8683045
Curatori mostra: Simonetta Lux, César Meneghetti
Comitato Scientifico: Simonetta Lux, Alessandro Zuccari
Enti proponenti: Comunità di Sant’Egidio / ASL Roma E |