Grande successo per lo spettacolo La Pace è il Futuro, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dai Giovani per la Pace, con il sostegno di BCC Roma, che ieri nel teatro di Tor Bella Monaca, ha visto la partecipazione di oltre 300 persone unite dal desiderio di costruire un futuro di pace nelle periferie di Roma, proprio a seguito della recente aggressione avvenuta a Tor Sapienza nei confronti dei rifugiati del Centro di Accoglienza. Nel corso dello spettacolo, si sono alternate le band giovanili del movimento musicale “Sounds for Peace” che hanno cantato la loro voglia di cambiamento. Ospite speciale Juru & The Funkmessengers, vincitori del contest musicale “Play Music Stop Violence – Cambia il Mondo con la tua Musica”.
Due i temi portanti dello spettacolo: l’alleanza tra i giovani e anziani, ben espressa dalle parole di Maria Sarda, 88 anni: “Oggi c’è la pace, ma noi dobbiamo costruirla e custodirla. La pace si costruisce nell’alleanza tra i giovani e gli anziani” e “Vivere insieme è il Futuro” il messaggio trasmesso dalle toccanti testimonianze di Youssef (Marocco) e Dawood (Afghanistan), giovani “nuovi europei” che hanno raccontato il dramma di chi scappa dalla guerra alla ricerca di un futuro migliore.
Durante lo spettacolo si è svolta anche la premiazione del Concorso “La Pace è il Futuro” rivolto alle Scuole Elementari del quartiere.
I bambini hanno espresso con i disegni e le poesie la bellezza ed il bisogno di pace:
“La pace è qualche cosa che ti rende libero, qualcosa che ti fa continuare. E’un velo che ti riscalda quando hai freddo, un vento che ti rinfresca quando hai caldo. La pace è come la mamma: ti alza, ti bacia, ti fa andare avanti. E’ un papà che ti manda nel futuro, una mano accogliente, un tetto per dormire….”sono le parole della poesia che ha vinto il primo premio, scritta da un bambino F. di 9 anni. Menzione speciale per W. anche lui di 9 anni che ha composto una canzone rap: “Io vedendo il telegiornale prego, prego per loro, solo perché io voglio che finisca la violenza e cominci la pace. Io guardo in fondo al mio cuore che c’è una speranza che circonda la giustizia contro la guerra. Si sentono i brividi delle guerre. Poveri bambini non hanno genitori ostacoli che neanche io che ho tutto non posso superare”.
Nel cuore di un quartiere segnato dalla violenza, i bambini e i giovani sono stati maestri di pace. Le loro parole hanno conquistato il cuore degli adulti presenti in sala, restituendo a tutti la speranza ed i sogni…..quei sogni, come ha affermato una mamma:”pensavamo ci avessero rubato”.
Davvero La pace è il futuro!!
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