TIRANA - Più di seicento giovani da tutta l'Albania - Tirana, Durazzo, Elbasan, Scutari, Lezhe - hanno risposto con entusiasmo all'invito della Comunità di Sant'Egidio a partecipare da protagonisti all'incontro "La pace è sempre possibile".
In una sala gremita, alla presenza del ministro albanese per la gioventù Klosi, hanno ascoltato la testimonianza di Francisco Hernandez Guevara, giovane salvadoregno che ha scelto di non piegarsi alla violenza delle maras, le gang giovanili che tengono in ostaggio il paese centro americano.
I giovani albanesi - un terzo della popolazione totale del Paese - vivono una grande attrazione verso l'Europa, ma anche la difficoltà per la crisi, la disoccupazione, la fine del sogno dell'emigrazione.
"Ma senza sogni i giovani sono morti" ha commentato una ragazza al termine dell'incontro.
E Francisco Guevara ha spiegato quanto sia falsa la voce che dice ai giovani che tutto è impossibile: "L'Europa - ha detto - sarà diversa se i giovani non fuggiranno dalle situazioni difficili, se rifiuteremo le scorciatoie, se lotteremo per i diritti dei più poveri".
Xhoana e Lisida, due giovani albanesi di Sant'Egidio, hanno iniziato a incontrarsi con decine di coetanei, aiutando anziani e bambini a Scutari e Tirana: "sembrava impossibile smettere di lamentarsi e iniziare a costruire una città migliore - commentano - ma da oggi siamo in tanti a credere che la pace è sempre possibile".
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