Un minuto di silenzio per le vittime di Parigi ha aperto la conferenza interreligiosa sul tema “Il dialogo tra le religioni per la coesistenza e la pace”, organizzata dal centro per il Dialogo tra le Culture della Muhammaddiyah (una delle più grandi organizzazioni musulmane del mondo, che conta più di 40 milioni di seguaci) insieme alla Comunità di Sant’Egidio, sabato 14 novembre, nella sede del Parlamento Indonesiano.
Il prof. Din Syamsuddin, già presidente della Muhammaddiyah, Andrea Riccardi e Zulfikli Hasan, presidente dell’Assemblea del Popolo sono stati i relatori principali. Una tavola rotonda tra i rappresentanti delle 6 principali confessioni religiose indonesiane (Chiesa cattolica, Chiese protestanti, Islam, buddismo e confucianesimo) ha concluso l’incontro.
In un momento storico così grave è riemersa l’esigenza che le religioni prendano le distanze in maniera netta da ogni violenza e affermino in maniera inequivocabile il valore della vita. Come ha affermato Andrea Riccardi: “Di fronte all’uso delle religioni per giustificare e alimentare la violenza, c’è bisogno di una rivolta spirituale e umana. Il terrorismo è cieco. Dobbiamo affrontarlo in faccia. Va delegittimato nelle sue radici religiose. Gli va tolto il nome santo di Dio dalla bocca. Gli vanno sottratti adepti, educando alla pace, secondo l'insegnamento dei Maestri e Profeti delle religioni. Il terrorismo si affronta anche con l’unità delle religioni insieme in pace”.
Un appello raccolto dal Presidente dell’Assemblea del Popolo e dagli altri leader musulmani presenti, che hanno insistito sulla scelta dell’Islam indonesiano per una società pluralista, che considera positivamente l’apporto delle minoranze religiose per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. |