A Kiev si è svolto per la prima volta il concorso musicale giovanile Play Music Stop Violence, promosso dai Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio. In tanti si sono raccolti per ascoltare canzoni sulla pace e sulla solidarietà. Nove gruppi arrivati alla finale hanno parlato nelle loro canzoni della tragedia della guerra, del valore della pace, dei problemi dei profughi e del rifiuto della violenza.
«La nostra canzone è sui profughi dal Medio Oriente, sulle persone cacciate dalla loro terra. Si stabilisce un dialogo tra colui che è stato scacciato e colui che lo ha espulso» – ha detto la solista del gruppo che ha conquistato il primo posto.
«Nella canzone noi parliamo di quello che rappresenta per noi la pace: la pace è quanto di più prezioso esista. Nel mondo ci sono troppe guerre, ma io credo che bisogna iniziare da sé: se cambi tu, anche il mondo attorno a te inizia a cambiare» – sono le parole di un’altra giovane cantante.
La musica contribuisce così a fondare una nuova cultura. In una città, come Kiev, ferita dalla guerra e tentata dalla violenza, i Giovani per la Pace propongono di parlare di pace e solidarietà.
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