''Ci sono guerre che durano da troppo tempo, come quelle in corso in Siria e in Iraq. Ma anche conflitti a bassa intensità, molti in Africa e altrove. Senza contare il terrorismo e la violenza diffusa di cui sono vittime molti Paesi dell’America Latina. Occorre lanciare un forte messaggio al mondo. Lo faremo dal cuore di un’Europa che, pure in crisi di solidarietà, deve ritrovare nella costruzione della pace il suo fondamento''. Così il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, durante la presentazione di “Strade di Pace”-“Paths of Peace”, l’incontro internazionale nello “spirito di Assisi” che si terrà dal 10 al 12 settembre in Germania, nelle città di Münster e Osnabrück.
Si tratterà, ha spiegato Impagliazzo, del “primo grande evento internazionale per la pace del 2017” in un mondo sempre più segnato dai conflitti: “Occorre rilanciare il tema, anche a livello popolare”. Oltre alla presenza di centinaia di autorevoli rappresentanti delle religioni (cristiani, ebrei, musulmani, buddisti e di altre religioni asiatiche), di autorità istituzionali e del mondo della cultura, è prevista infatti in Germania un larga partecipazione popolare, con numerosi giovani da tutta Europa, a sostegno dell’incontro, promosso, come ogni anno, dalla Comunità di Sant’Egidio dopo la storica giornata di Preghiera per la Pace di Assisi , voluta da Giovanni Paolo II nel 1986.
“Le religioni – ha continuato Impagliazzo – aumentano le passioni e le emozioni e possono anche essere manipolate. Ma se indirizzate verso la pace e il dialogo restituiscono un’anima a Paesi e continenti in crisi e divisi al loro interno. Le religioni infatti, se bene interpretate, sono il contrario del razzismo, perché non mettono al centro un’etnia o una razza, e l’opposto del classismo, perché si battono per l’uguaglianza, oltre a favorire l’unità del genere umano in quanto universali. Sono inoltre utili a ricomprendere la globalizzazione dal basso, a cogliere i cambiamenti in atto nelle nostre società”.
All’incontro “Strade di Pace” interverranno la Cancelliera Angela Merkel, il grande Imam di Al-Azhar Al-Tayyeb (massima autorità dell’Islam sunnita, che ha recentemente accolto Papa Francesco al Cairo), il presidente del Niger Mahamadou Issoufou (Capo di Stato di un Paese dove passa il grande flusso dei migranti diretti verso il Nord e strategico per il contrasto al terrorismo). Ma saranno anche presenti, tra gli altri: Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, Giovanni X, Patriarca greco ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente (da Damasco), il Direttore del Gran Rabbinato di Israele Moshe Dagan; il cardinale Ernest Simoni dall’Albania; padre José Alejandro Solalinde dal Messico, il cardinale Dieudonné Nzapalainga (Repubblica Centrafricana), il Rabbino Capo di Turchia Isak Haleve, il rappresentante dei Rohingya dalla Birmania, Al-Haj U Aye Lwin, il reverendo Munib Younan, Presidente della Federazione Luterana Mondiale; il cardinale John Olorunfemi Onaiyekan e il sultano Al Hajji Muhammad Sa'ad Abubakar III dalla Nigeria; il Grande Imam della moschea di Lahore (Pakistan) Muhammad Abdul Khabir Azad, e numerosi rappresentanti delle religioni orientali.
Tra i temi delle numerose tavole rotonde in programma, la non violenza, il disarmo, le migrazioni, il diritto alla salute, la corruzione e la giustizia sociale. Previsti anche focus su alcuni Paesi come Siria, Iraq e Tunisia con l’intervento di alcuni testimoni.
Strade di Pace, Münster-Osnabrück 2017: INFO PROGRAMMA E CONTATTI |