Soddisfazione della Comunità di Sant’Egidio per il nuovo accordo con lo Stato italiano, firmato oggi al Viminale e incoraggiato anche dalla presenza del ministro dell’Interno, Marco Minniti, venuto a salutare i protagonisti dell’intesa.
“I corridoi umanitari – commenta il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, tra i firmatari insieme ai rappresentanti delle Chiese protestanti e dei ministeri dell’Interno e degli Esteri – sono ormai diventati un modello per l’Europa e indirizzano a tutti i Paesi dell’Unione un messaggio importante: i ponti funzionano meglio dei muri. L’arrivo, dal febbraio del 2016 all’ottobre scorso, di un primo migliaio di profughi dal Libano, con un progetto interamente autofinanziato, ha dimostrato che è possibile coniugare l’accoglienza con la sicurezza, sia per i profughi, non più costretti a rischiosi viaggi nel Mediterraneo, sia per i cittadini italiani che li accolgono, grazie ai controlli che vengono fatti in partenza e all’arrivo.
Ma soprattutto – ha aggiunto – i corridoi umanitari favoriscono l’integrazione grazie ad un’inclusione programmata a vari livelli: l’apprendimento della lingua per tutti, la scolarizzazione per i bambini, la relazione con le famiglie italiane fino all’inserimento nel mondo del lavoro. E’ anche l’esempio di un’efficace collaborazione tra istituzioni e società civile. Siamo felici per la firma di oggi, che permetterà l’arrivo di nuovi mille profughi, soprattutto pensando che molti di loro saranno originari della Siria, dove purtroppo la guerra non è ancora finita e semina ancora troppe vittime tra la popolazione civile”. |