A Goma, quasi completamente distrutta dall'eruzione del vulcano, in uno scenario di grave povertà, continua l'opera di aiuto della Comunità di Sant'Egidio. Dal vicino Ruanda, le comunità di Butare e di Kigali si recano regolarmente a visitare i profughi ed a distribuire gli aiuti, in parte assicurati dalla solidarietà delle Comunità in Europa.
Scrive Celestin, della Comunità di Sant’Egidio di Butare:
"Grazie alla solidarietà delle Comunità dell’Europa, abbiamo potuto aiutare le fasce più deboli della popolazione. Il vulcano ha aggiunto povertà in una situazione già grave, a causa della guerra.
Quando abbiamo iniziato a dare i vestiti, alcuni avevano i loro vestiti così mal ridotti che si spogliavano davanti a noi per potersi mettere quelli nuovi che gli davamo: era molto duro da vedere...
Ora la situazione a Goma è calma, la lava ha finito il suo corso, ma la povertà è grande. I nostri vestiti e i nostri materassi sono stati molto apprezzati.
C'è un grande bisogno di medicine, perché soprattutto i bambini sono esposti ai rischi dei gas del vulcano.
Abbiamo portato noi stessi le cose ai sinistrati: la gente era molto rispettosa del nostro lavoro, ed erano contenti di vedere dei giovani che andavano verso di loro in maniera semplice.
Ora tutte le Comunità del Ruanda (soprattutto da Kigali e da Butare) si stanno organizzando per fare le distribuzioni e dare un po’ del loro tempo per aiutare i poveri di Goma...".
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