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Grazie al contributo della Comunità di Sant’Egidio e dopo tre anni di ristrutturazione completa dell’edificio è stato inaugurato in Pakistan nella città di Sarghoda l’ospedale cattolico “Fatima Hospital”. La cerimonia di apertura si è tenuta alla presenza del vescovo di Islamabad-Rawalpindi, mons. Antony Rufin, del Consigliere del Primo ministro per le Minoranze, dr. Paul Bhatti, e delle autorità cittadine locali.
Costruito negli anni ’60 dalla congregazione religiosa tedesca delle suore “Missionshelferinnen” di Wurzburg, sin dagli inizi l’ospedale ha rappresentato un punto di riferimento per i pazienti cristiani e musulmani della città e in modo particolare per le famiglie provenienti dalle povere aree rurali della zona.
Nel 2009 Azeem Bhatti, responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Sarghoda, è stato nominato direttore amministrativo dell’ospedale, per venire incontro ad una situazione di grave difficoltà in cui versava la struttura da molti anni. VAI ALLA NEWS SULL'INIZIO DEI LAVORI (gennaio 2011)
Sin dalle prime ricognizioni presso l’ospedale ci si è resi conto della necessità di avviare lavori di ristrutturazione radicali in ogni parte dell’edificio, dai pavimenti al rifacimento completo delle stanze e dei bagni, dai corridoi all’accettazione fino alla ricostruzione della sala operatoria.
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I corridoi ristrutturati |
L'ingresso dell'ospedale nel 2011 |
La Comunità di Sant'Egidio ha deciso di sostenere la ristrutturazione del Fatima Hospital, credendo fortemente nell’importanza di garantire a tutti il diritto alla salute e alle cure. In particolare è stato rinnovato il reparto di ostetricia e allestita una nuova sala per i nati prematuri dove i neonati ricevono le cure adeguate.
L’inaugurazione è stata un vero momento di festa e ha rappresentato l’inizio di una nuova stagione per la struttura, con l’auspicio di poter migliorare ulteriormente i servizi offerti ai pazienti. Un segno di speranza, di futuro e di convivenza per la città di Sarghoda e per tutto il Pakistan.
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La cerimonia di inaugurazione dei lavori di ristrutturazione |
La targa commemorativa |
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