Alla vigilia della seconda ondata di calore di questa estate 2013 che si preannuncia particolarmente intensa si è svolta a Sant'Egidio la Conferenza Stampa "Ondate di calore, crisi e fragilità – le iniziative della Comunità di Sant’Egidio per l’estate 2013". Hanno partecipato il presidente della Comunità Marco Impagliazzo e le responsabili della Comunità dei servizi agli anziani, agli immigrati, ai senza fissa dimora e ai carcerati, Daniela Pompei e Francesca Zuccari.

Marco Impagliazzo ha evidenziato la sintonia tra l’incontro con la stampa su questo tema e la GMG di Rio de Janeiro, dove il Papa ha messo al centro la solidarietà e la condivisione di ciò che si ha per aiutare i più deboli. Un messaggio che il Papa ha rivolto ai giovani ma che interroga ciascuno di noi per compiere una "rivoluzione copernicana nel non mettere al centro se stessi ed i propri problemi ma i poveri".
Il presidente della Comunità ha anche lanciato un appello a tutti i cittadini romani a vigilare e preoccuparsi degli anziani che vivono vicino a loro. In ogni condominio c’è qualche anziano solo che si può visitare ed aiutare anche in maniera semplice ad affrontare i disagi del caldo. Tante sono le persone a disagio che si incontrano per strada e che si possono aiutare anche con poco. E’ una occasione di conoscenza e amicizia, che può cambiare il volto della città, rendendola più umana e solidale.
Marco Impagliazzo ha rivolto un appello anche ai giovani a non aver timore di incontrare gli anziani e, se possono, ad andare nei tanti istituti presenti in ogni quartiere, a visitare gli anziani che sono spesso del tutto soli.

La crisi, ha detto Marco Impagliazzo, non fa diminuire la solidarietà. La buona notizia è anzi quella di tanti che vogliono aiutare chi è più in difficoltà.
Quest’estate si sono rivolti alla Comunità di Sant’Egidio tanti giovani, circa 1000, che hanno chiesto di aiutare a servire i poveri durante i mesi estivi. Sono venuti e verranno a Roma per aiutare da varie parti d'Italia e del mondo. In particolare dalle regioni del nord-est d’Italia, dalla Francia, Europa e perfino dal Canada.

Oltre a loro, alcuni studenti delle scuole superiori ed universitari della Comunità di Sant'Egidio, con l'iniziativa "Sant'Egidio on the road" raggiungeranno varie località del Cilento e della Calabria, tra cui Rosarno, e Lampedusa  per promuovere la solidarietà  ed aiutare concretamente i più deboli.
Molti anche i giovani universitari della Comunità che stanno trascorrendo un periodo in Africa ( Malawi e Mozambico) per aiutare nei centri nutrizionali della Comunità per i bambini ed in Albania.

Le iniziative per l’estate della Comunità, raggiungeranno a Roma,"un popolo" di 25.000 persone costituito in gran parte da anziani (16.000 a Roma e provincia), e da altre persone in situazioni di particolare fragilità ( immigrati, disabili, senza dimora, carcerati),  i più a rischio durante l’emergenza caldo.

Per gli anziani, forse la fascia di popolazione più a rischio durante l’emergenza caldo, come ha ricordato Daniela Pompei,  oltre al programma "Viva gli Anziani!" che monitora in maniera costante ed attiva 4.273 anziani ultra 75enni a Trastevere, Testaccio ed Esquilino,  e agli anziani conosciuti e seguiti dalla Comunità in tutti i quartieri della periferia romana, sono 5000 gli anziani visitati in istituto dai volontari della Comunità.
Per loro sono state organizzate visite, momenti di festa e 500 di loro hanno partecipato ai soggiorni estivi organizzati per i più poveri.

Come ha ricordato Francesca Zuccari, l'estate è un emergenza anche per chi vive per strada, a causa della chiusura di molti servizi, e per chi vive in carcere: il sovraffollamento delle carceri  diventa ancora più drammatico col caldo.
Per rispondere a queste domande la Mensa di Sant'Egidio a via Dandolo sarà aperta tutta l'estate come anche il servizio per le docce, grazie anche all'aiuto dei tanti giovani volontari che verranno a Roma. Sarà intensificato inoltre il servizio per la strada con le cene itineranti che toccano venti diversi punti della città e raggiungono circa 2000 persone.

Per i carcerati sono iniziate distribuzione di pacchi con vestiario ed accessori per l'igiene personale, soprattutto per i detenuti poveri e senza più legami familiari. Queste visite in carcere rappresentano anche un occasione d'incontro per tanti.

Non mancheranno anche momenti di festa: le feste in piazza, le "cocomerate", i pranzi di Ferragosto e, per gli stranieri, le feste per la fine del Ramadan che si terranno alla Mensa di via Dandolo ed anche nelle carceri romane. Marco Impagliazzo ha sottolineato come gli immigrati che sono coinvolti  nell’aiutare in tutte queste iniziative sono un sostegno importante al lavoro della Comunità.

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