Nel carcere di massima sicurezza di Machava, alla periferia di Maputo, ogni settimana alcuni membri della Comunità DREAM si recano a visitare i detenuti, parlare con loro, e creare un ponte con il mondo esterno – in particolare con i parenti – e per cercare di far sì che nessuno sia dimenticato dalla giustizia e inghiottito dal carcere.
L’amicizia nei confronti dei detenuti si esprime ogni settimana anche nella preghiera comune, sempre molto partecipata.
Durante il mese di agosto, ai “soliti” visitatori si sono aggiunti amici delle Comunità di Sant'Egidio dall'Italia e dalla Germania. Avevano nel loro bagaglio oggetti di cui nel carcere di Machava c’è molto bisogno: sapone, spazzolino da denti e dentifricio per ogni detenuto. C'era grande attesa. Ognuno dei detenuti ha ricevuto un dono pensato proprio per lui. In più sono stati consegnate grandi quantità di riso, zucchero e fagioli – un aiuto molto utile per la cucina, che riesce a preparare un unico pasto al giorno.
Questa distribuzione aveva un valore particolare, perché è stata realizzata grazie ad altri detenuti, quelli del carcere di Würzburg (Germania).
Quando hanno saputo che alcuni della Comunità di Sant’Egidio sarebbero andati durante l’estate in Mozambico, hanno deciso di dare un segno della loro solidarietà verso i detenuti africani. Molti perciò nel mese di luglio hanno rinunciato a una parte della piccola somma che ogni mese viene loro messa a disposizione per comprarsi alcune cose per loro necessarie, per destinarla a cose ancora più necessarie ai detenuti mozambicani. Per sottolineare la nota personale della loro donazione, questa è stata accompagnata da una lettera indirizzata ai “colleghi” mozambicani.
In questa lettera, che è stata letta al termine della preghiera, i detenuti di Würzburg esprimono la loro convinzione che l’ingiustizia e le differenza di condizioni di vita siano qualcosa che riguarda tutti. “Ognuno può fare la sua parte per cambiare e migliorare le situazioni. Perché chi accetta un’ingiustizia ne aggiunge un’altra.” “Voi non siete dimenticati”, conclude la lettera. Da Machava sta per partire una lettera di risposta: è nata un'amicizia che varca molte frontiere. |