E' un'occasione attesa, la preghiera in memoria di Vezio, il primo amico senza fissa dimora conosciuto a Firenze dalla Comunità di Sant'Egidio, che anche quest'anno ha richiamato nella chiesa di San Tommaso, in via della Pergola, tanti amici che non hanno un tetto sulla loro testa, se non ripari di fortuna o l'asilo delle emergenze freddo (espressione di una città sensibile, che non vuole escludere).
Il ricordo di Vezio è un abbraccio che porta all'altare i nomi di coloro che sono scomparsi per strada lungo gli anni. " Gesù ci ricorda che siamo tutti fratelli su questa terra - spiega Silvia Morsan, da anni a fianco dei senza fissa dimora - E per questo nella nostra preghiera ricorderemo anche amici musulmani, ortodossi, buddisti, non credenti".
Insieme a Sant'Egidio, in chiesa c'erano anche amici credenti di diverse fedi, alcuni della Ronda della Carità, e con loro i volontari che in questi anni sono diventati amici di chi vive per la strada.
Dopo la preghiera, la casa della Comunità di Sant'Egidio ha accolto un pranzo speciale, ospiti d'onore gli amici senza dimora. |