Teologo musulmano sciita iracheno, ha studiato a Najaf e poi a Qom (Iran) durante l’esilio.
La sua famiglia ha lungamente sofferto sotto la dittatura di Saddam Hussein.
È il rappresentante per gli affari esteri del Grand Ayatollah Sayyed Muhammad Said al-Hakeem, una della quattro massime autorità religiose sciite che dirigono il seminario nella città santa di Najaf, il più importante centro di formazione religiosa dell’Islam sciita caratterizzato dalla separazione tra religione e politica.
(settembre 2013) |