La celebrazione del Te Deum per il ringraziamento dell'anno 2011 alla Chiesa del Gesù, presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, è sicuramente il momento "forte" delle cerimonie di fine e inizio anno, anche perché è l'occasione nella quale l'Arcivescovo di Genova (e presidente della Cei) nel suo intervento compie un'approfondita analisi della situazione cittadina e nazionale e quest'anno forse ancora di più rispetto al passato, c'è grande attesa per le parole che Bagnasco potrà avere, tanto più dopo le due omelie natalizie, nel corso delle quali è tornato sul tema del lavoro, rammentando che «le ombre non sono poche anche se le luci non mancano, e il turbamento è diffuso: alcune aziende della nostra Città vivono l' incertezza.
In questa santissima notte vogliamo far sentire il calore della nostra preghiera e della nostra vicinanza. Nessuno può rimanere indifferente alle preoccupazioni degli altri» ed invitando però ad avere fiducia, perché «vivere sfiduciati significa arrendersi alle circostanze, non reagire». Per il cardinale arcivescovo fine ed inizio anno corrono sui binari degli appuntamenti tradizionali: così dopo il Te Deum alla Chiesa del Gesù di Piazza Matteotti nell'ultimo giorno del 2011, la prima cerimonia del 2012 vedrà monsignor Angelo Bagnasco nel pomeriggio (dalle 15,30), alla Basilica dell'Annunziata commentare il messaggio di papa Benedetto XV per la Giornata della Pace, nel corso della Marcia della Pace organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio. Si attendono almeno duemila persone domani pomeriggio, l'appuntamento è alle 15 nella basilica dell'Annunziata, con testimonianze della Comunità di Sant'Egidio e una riflessione del cardinale Angelo Bagnasco. Alle 16,30 partirà la marcia per la pace da piazza della Nunziata per le vie del centro antico fino a piazza San Lorenzo. A seguire negli appuntamenti del porporato, alle 17,30 la messa, in Cattedrale, per la solennità di Maria Madre di Dio. Appuntamenti rispettati, infine, anche per il 6 gennaio, giorno dell'Epifania con la celebrazione della messa nel carcere di Pontedecimo (alle 9); quindi il Pontificale in Cattedrale (10,30) e, alle 16, sempre in San Lorenzo la Messa "dei Popoli" con le comunità dei migranti presenti a Genova. Il giorno prima, invece, restituirà i saluti a sindaco, presidente della Provincia e presidente della Regione.