Per il settimo anno consecutivo, nel primo giorno dell'anno, la giornata che la Chiesa cattolica ha scelto come giornata Mondiale della Pace, la Comunità di Sant'Egidio organizza una fiaccolata per la Pace che partirà domenica alle ore 17,30 da Piazza Stesicoro e si concluderà in Cattedrale con una messa celebrata dall'arcivescovo mons. Salvatore Gristina.
«Un segno - spiega il dott. Piero Giglio, portavoce della Comunità catanese - per educare i giovani alla giustizia e alla pace, nella convinzione che ripartire dal mondo giovanile e dalla responsabilità nei confronti delle nuove generazioni è una della grandi vie per umanizzare le società contemporanee, per la realizzazione del bene comune e l'affermazione della pace nel mondo».
Ma la marcia, com'è nella tradizione della Comunità è anche molto altro. Durante la manifestazione 19 cartelli ricorderanno le tante guerre «dimenticate» che si combattono ogni giorno in vari Paesi del Mondo, dalla Siria al Darfour. E alla fiaccolata interverranno anche uomini e donne di altre confessione religiosa presenti a Catania che si ritrovano con i cristiani nell'appello per la pace. E al termine del rito sarà sottoscritto un appello.
L'amicizia e la «collaborazione» con altre fedi e altri modi di essere è d'altronde attività quotidiana per la Comunità di Sant'Egidio che negli anni ha costruito un rapporto solido e «speciale» con i senegalesi di Catania così come con i Rom romeni presenti nel campo nomadi di Zia Lisa.
Tutti insieme si sono ritrovati per il pranzo di Natale che ogni anno la comunità organizza così come la «scuola della pace», un doposcuola che i giovani volontari della comunità organizzano due volte la settimana a San Cristoforo e nella chiesa di Santa Chiara, ospita bambini rom e senegalesi accanto ai piccoli catanesi.