Il Fatto Quotidiano | 10 Dicembre 2015 |
Il loro Giubileo |
Barboni spariti tra San Pietro e Termini: "Hanno paura" |
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Nascosti lo sono da sempre, nonostante in tutta Roma siano quasi 8 mila, con l'avvio del Giubileo rischiano di diventare invisibili. Sono i senza fissa dimora che gravitano tra la stazione Termini, San Pietro e il centro storico. Durante il Giubileo del 2000, molti di loro traslocarono in periferia: troppo trambusto per trovare un angolo di strada da chiamare "casa" tra cantieri e pellegrini. Oggi le misure di sicurezza scattate dopo gli attentati di Parigi e per il Giubileo, con militari e camionette sparsi nei luoghi sensibili, sembrano spaventare gli homeless romani.
"La sera dell'8 dicembre abbiamo distribuito 2 mila pasti in città, alla stazione Termini non c'erano le 8-10 persone che solitamente dormono sotto la vetrata dell'ingresso principale", racconta Augusto D'Angelo della Comunità di Sant'Egidio. "Il pur giusto aumento dei controlli in strada - prosegue - li spinge a cercare luoghi più appartati. I poveri hanno memoria lunga, nel 2000 il centro città li ha espulsi, alcuni sono preoccupati possa ripetersi la stessa situazione, lavoriamo per un Natale della misericordia". A ridosso della basilica di San Pietro, altro rifugio storico dei senza fissa dimora, i giacigli di fortuna si sono spostati dal colonnato di via della Conciliazione alle più tranquille vie limitrofe.
L'Osservatorio nazionale del disagio nelle stazioni (Onds) a Termini rileva "un 15% in meno degli homeless rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". È il risultato di vari fattori, osserva il presidente Alessandro Radicchi: "Il restyling dell'area della stazione per il Giubileo, le camionette accanto ai luoghi dove dormivano". L'help center Onds traslocherà da Termini al vicino quartiere di San Lorenzo. Mentre oggi riapre dopo anni di lavori l'Ostello Caritas di via Marsala, una delle nuove Porte Sante del Giubileo.
Antonio Monta
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