| 20 Dicembre 2015 |
Ingresso in diocesi |
La lettera del cardinale Loris Capovilla |
Sabato scorso, in occasione del suo ingresso in diocesi, l'arcivescovo Matteo Zuppi ha ricevuto una bella lettera dal cardinale Loris Francesco Capovilla, già segretario particolare di Giovanni XXIII. Ne riproduciamo alcune parti. |
|
Caro fratello e amico Matteo Maria, mi perdoni se in questo giorno così grande oso citarle un brano del saluto dell'arcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli da Ankara.
In un brano del suo messaggio al provvisorio gestore della delegazione apostolica in Turchia, scrisse alcune parole che tornano opportune in questa apertura dell'anno giubilare: «E poi tutti insieme raccomando i poveri di Gesù Cristo. Sono spesso noiosi ed indiscreti: occorre occhio aperto, ma anche cuore aperto. Il Signore credo benedica l'azione del Vescovo e la arrichisca a misura che si dona ai poveri. Soprattutto non dimentichiamo che la pazienza è quanto occorre ed è necessaria per riportare successi in ogni tempo. Se si sente dire di me qualche poco di bene, lodi con me il Signore che ha fatto tutto. Se sente qualche critica, preghi per me perché il Signore mi perdoni la dove la critica é giusta, e perdoni chi la fa, se fosse ingiusta». («Il giornale dell`anima», pag. 485)
Nel porgere a lei fraterni auguri di generoso servizio il mio pensiero va adesso ai suoi predecessori, in particolare al cardinale Giorgio Gusmini, bergamasco, e al cardinale Giacomo Lercaro, felice moderatore del Concilio Vaticano Il, in comunione di servizio e di speranza col Beato Paolo VI. Rivolgo inoltre un pensiero riverente a don Olinto Marella, condiscepolo di don Angelo Giuseppe Roncalli, fondatore in Italia della prima «Citta` dei ragazzi» per la redenzione dei figli del popolo.
|
|
|