Uno sguardo originale sulle domande della vita, una lettura spirituale delle periferie e della povertà: concreto e umano, e allo stesso tempo sapiente, Elogio dei poveri è un libro che si legge con piacere. In un tempo i cui i poveri fanno paura e di fronte ai quali spesso si reagisce con disprezzo e violenza, questo volume rivela un segreto dell'umanesimo cristiano: a partire dai poveri si può umanizzare il nostro tempo.
Il volto del povero, in queste pagine, assume il profilo familiare dell'anziano, del disabile, del condannato a morte. La riflessione dell'autore non è speculazione teorica, ma ha la concretezza di una ricca esperienza di incontro e di amicizia con i più poveri, maturata nella Comunità di Sant'Egidio. Non è messo a tacere il grido di dolore che proviene da chi è escluso, vittima della cultura dello scarto.
Dal rapporto premuroso con i poveri, affinato dalla frequentazione delle pagine della Bibbia, giunge un messaggio di speranza per tutti. A una logica mercatista, che sembra prevalere in tutte le sfere dell'umano, la risposta di questo libro è la gratuità di un amore senza calcolo e senza obbligo di reciprocità.
Marco Gnavi, della Comunità di Sant'Egidio, è parroco della Basilica di S. Maria in Trastevere a Roma e responsabile per l'ecumenismo e il dialogo della Diocesi di Roma.
In copertina: Annamaria Bellisari, Donna africana (ritratto di Bertina Lopes), acrilici su carta, 2005, Laboratori d'Arte della Comunità di Sant'Egidio