Kiev (Ucraina): Memoria dei più di 33.000 ebrei uccisi dai nazisti il 29 e 30 settembre 1941 a Babij Jar
29 settembre 2009
Il 29 settembre si è svolta una cerimonia in memoria del massacro di ebrei compiuto dai nazisti il 29 e 30 settembre 1941 a Babij Jar, una località della città di Kiev in Ucraina. Più di 33.000 persone, in gran parte bambini, donne e anziani.
La cerimonia, promossa dagli amici della Comunità di Sant’Egidio di Kiev, insieme alla Comunità ebraica, ha visto una folta presenza di giovani universitari e di studenti delle scuole superiori.
E’ forte, infatti, il senso della responsabilità di conservare e diffondere la memoria di questa tragedia, soprattutto alla luce della diffusione di manifestazioni di antisemitismo e xenofobia avvenute negli ultimi mesi nella società ucraina. Per questo si è intensificato l’impegno a parlare ai giovani nelle scuole e nelle università, organizzando lezioni e incontri dedicati alla storia della shoah.
Alla cerimonia erano presenti il rabbino capo di Ucraina, il presidente del consiglio delle organizzazioni ebraiche, rappresentanti del corpo diplomatico e delle comunità nazionali d’Ucraina, tra cui quella Rom, anch’essa vittima delle politiche razziste durante l’occupazione nazista nel corso della seconda guerra mondiale.
Rivolgendosi ai partecipanti, il rappresentante degli amici della Comunità di Sant’Egidio ha espresso solidarietà alla comunità ebraica e ha portato la testimonianza della recente cerimonia della memoria ad Auschwitz-Birkenau durante l’Incontro Internazionale di Cracovia, "A settant’anni dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Religioni e culture in dialogo".