Comunità di Sant

Le Frontiere del Dialogo:
religioni e civilt� nel nuovo secolo

Meeting Internazionale Uomini e Religioni - Barcellona 2-4 settembre 2001


 Marted� 4 Settembre 2001
Gran Teatre del Liceu, Sal� dels Miralls
La Preghiera: Religioni e credenti a confronto

David Gillet
Vescovo anglicano, Gran Bretagna

   


Nel cuore della preghiera della spiritualit� anglicana vi � l�opera di Riconciliazione: il rimettere insieme ci� che � fratturato in tutta la creazione, in particolare nella societ� umana, e preminentemente nel rapporto fra l�umanit� e Dio.

Questo particolare impegno per la riconciliazione deriva, in parte, dalla storia inglese della Chiesa, dove la Chiesa d�Inghilterra ha visto tradizionalmente se stessa sia come Cattolica sia come Riformata: in un certo senso una Chiesa-ponte fra espressioni cattoliche e protestanti del Cristianesimo. La Chiesa d�Inghilterra ha sempre cercato di tenere insieme nel suo servizio religioso e nella sua missione le questioni rilevanti che, attraverso gli anni, hanno diviso la Chiesa Cristiana nelle sue tante parti.

Conseguentemente, la preghiera di riconciliazione dovrebbe trovare una collocazione centrale nella vita di una comunit� cristiana di questo tipo: e, evidentemente, la riconciliazione tra i diversi corpi del Cristianesimo, poich� rientriamo nella preghiera di Ges�, �che siano una cosa sola�. Durante l�ultimo secolo questo ha assunto un�importanza sempre maggiore nella preghiera della spiritualit� anglicana. Per me personalmente � centrale nella mia comprensione della preghiera, poich� gran parte della mia esperienza di preghiera come riconciliazione deriva dagli anni del mio ministero sacerdotale, quando vivevo e lavoravo in una comunit� della Riconciliazione nel Nord dell�Irlanda. Qui adoravamo, pregavamo e lavoravamo insieme ogni giorno come comunit� di cattolici e protestanti, laici e ordinati. Non era tanto il fatto che pregassimo per la riconciliazione - anche se, ovviamente, lo facevamo - ma che i nostri tempi di preghiera quotidiani erano in se stessi sia espressione di riconciliazione, che era avvenuta, sia riconciliazione, che veniva approfondita attraverso la preghiera. Dio stesso stava riconciliando non solo noi all�interno della comunit�, ma anche coloro che stavamo unendo nella preghiera. Dato che sono partito da quella comunit� di riconciliazione, sono stato sempre molto consapevole del fatto che noi nella Chiesa siamo molto lenti a rispondere alla chiamata di Dio ad unirci nel culto, nella testimonianza e nel servizio. E� spesso pi� facile pregare e desiderare ardentemente l�unit� che lavorare per essa unendoci nella pratica.

La riconciliazione e la preghiera hanno un�altra rilevanza nella nostra tradizione. Durante tutta la sua storia, la Chiesa di Inghilterra ha sempre visto la sua vocazione ad essere Chiesa per l�Inghilterra. Abbiamo chiaro che il fatto di essere la Chiesa legalmente costituita della nazione ha molto poco a che fare con il privilegio - specialmente nella nostra societ� sempre pi� secolarizzata. E� tutta una questione di responsabilit�, soprattutto di responsabilit�, essere la Chiesa per tutta la gente d�Inghilterra, qualunque sia la loro fede o il loro comportamento. E mentre lo scopo principale della Chiesa d�Inghilterra, come per qualsiasi Chiesa, � venerare Dio Onnipotente, un�altra priorit� insieme a questa � la vocazione ad essere la casa di preghiera in mezzo al popolo intero - la Chiesa che offre la preghiera a favore di tutto il popolo e di tutta la nazione.

Dato che nella societ� occidentale la Chiesa, ed, in effetti, la fede cristiana, � sempre pi� a margine, l�importanza della preghiera come riconciliazione � stata sottolineata in modo nuovo. Nella preghiera cerchiamo di colmare l�abisso sempre pi� vasto che si sta creando fra la nostra nazione ed il suo stile di vita da una parte, e l�appartenenza e le vie di Dio dall�altra. Una preghiera perch� gli occhi della gente si aprano al Dio vivente, perch� gli uomini e le donne ed i giovani siano riconciliati con il loro creatore; una preghiera per coloro che sono poveri, malati o feriti in un modo o nell�altro dal mondo che li circonda; una preghiera per coloro che non sanno pregare, per coloro che hanno dimenticato come si prega, anche per coloro che non vogliono pregare - questo � il vero cuore della chiamata alla preghiera come riconciliazione.

Inoltre, il crescente aumento del multiculturalismo all�interno della societ� in Europa occidentale � una sfida alla nostra preghiera per la riconciliazione perch� attraversi nuove frontiere. A causa della nostra posizione all�interno della Cristianit� europea, i leader della Chiesa hanno chiarissime opportunit� di costruire ponti tra la Chiesa e altre comunit� di fede. Pregare per la riconciliazione con i nostri fratelli e le nostre sorelle di quelle comunit� - siano essi ebrei, musulmani, sikh, ind�, ... - � una delle necessit� pi� urgenti nella nostra vita di preghiera. C�� anche la chiamata a pregare con coloro che appartengono ad altre comunit� di fede, in modo che possiamo lavorare insieme in maniera pi� efficace per la riconciliazione all�interno della societ�, della quale tutte le fedi religiose si preoccupano tanto. Dobbiamo scoprire i modi di stare insieme in preghiera, gli uni accanto agli altri, che non compromettano o indeboliscano la nostra visione di Dio e la nostra particolare vocazione alla preghiera. Questo � un campo nel quale noi in Europa possiamo imparare da altre parti del mondo dove il Cristianesimo ha una storia pi� lunga di vita e di lavoro accanto ad altre culture religiose.

Nella mia tradizione particolare, la preghiera di riconciliazione si � tradizionalmente concentrata nell�Ufficio Quotidiano di preghiera e nella celebrazione dell�eucarestia. Ma c�� una testimonianza crescente del posto e della crescita della preghiera contemplativa all�interno della spiritualit� anglicana. Vi sono quelle profondit� della preghiera dove le parole non sono possibili; dove la preghiera pi� efficace � l�entrare in comunione silenziosa proprio con la vita di Dio stesso, dato che portiamo le necessit� del mondo nei nostri cuori. Questa � riconciliazione alla sua massima potenza - quando stiamo alla presenza di Dio, portando le necessit� del mondo di Dio silenziosamente davanti al suo volto, in quel ministero di attesa davanti a Dio, dato che il suo amore penetra le vite e le situazioni che presentiamo a lui. Questa chiamata alla preghiera contemplativa, alla preghiera del silenzio, � un�area nella quale noi come anglicani abbiamo ricevuto testimonianza da altri, particolarmente dalla Chiesa Ortodossa della Cristianit� Orientale. Questo ha portato ad un risveglio e ad un approfondimento dell�aspetto contemplativo della preghiera che � sempre stato presente - spesso tenuta in vita all�interno dei nostri ordini religiosi.

Questo � stato anche un approfondimento della nostra spiritualit� in risposta ai crescenti bisogni dei cristiani e di altri all�interno della nostra societ� sempre pi� frenetica e consumistica. E� una riscoperta delle aree pi� profonde della preghiera in una societ� che diventa sempre pi� effimera e dove la vita � vissuta per avere dei risultati subito e gratificazioni istantanee. Come in tante altre culture, la nostra societ� si sta accorgendo della forza dell�affermazione provocatoria di Carl Jung - �La fretta non � del diavolo, � il diavolo!�. In una societ�, dove le vite vengono rese insensibili e vengono dilaniate dalla pura pressione della vita moderna, la preghiera del silenzio ci colloca laddove opera la riconciliazione profonda. E� fornendo questa pratica di preghiera che portiamo la riconciliazione nel profondo dell�essere umano: dove l�interiorit� della persona viene riscoperta e portata alla pace ed all�unit� con l�unica sorgente di tutti gli esseri, Dio stesso.

Bench�, in questo mondo che cambia cos� in fretta, vi sia una continuit� storica nella tradizione liturgica anglicana di preghiera, la natura della nostra spiritualit� vuole sempre rispondere ai bisogni della societ� nel suo evolversi e mentre affronta nuove sfide. Si preoccupa molto di mediare la presenza di Dio nelle richieste che mutano nel mondo d�oggi. Questo significa che, in aggiunta alla nostra dedizione alle Scritture ed alle tradizioni storiche della Chiesa, noi vogliamo scoprire e riscoprire altre risorse di spiritualit� e portare queste ricchezze nella nostra vita di preghiera viva e contemporanea, mentre si evolve per affrontare le sfide del contesto presente. In questi giorni noi, come molti altri, stiamo diventando sempre pi� consapevoli di una delle sfide pi� grandi che ci troviamo davanti: le necessit� dell�ambiente nel quale viviamo. Il mondo creato da Dio � stato devastato e saccheggiato dai processi di industrializzazione e dallo spreco dovuto ad una visione usa e getta della vita. E come amministratori della creazione di Dio noi, come cristiani, siamo stati lenti nel sorvegliare la nostra eredit�.

Nel mio paese stiamo imparando di nuovo dalla tradizione di spiritualit� celtica che, per molti secoli, � restata dormiente in Inghilterra sotto una pi� generica eredit� del Cristianesimo Cattolico Occidentale. Tanto della prima esperienza cristiana dell�Inghilterra rifletteva il profondo impegno della civilt� celtica, che sottolineava la nostra unione con la creazione di Dio. La preghiera celtica pone l�accento in particolare sul nostro collegamento con la terra, sulla nostra interdipendenza con la vita ed i ritmi della natura e sul sostentamento che proviene dall�armonia con il mondo naturale. La spiritualit� celtica rafforza inoltre il posto della riconciliazione all�interno della preghiera. Una preghiera, che � offerta in unisono con e a favore dell�intera creazione di Dio, porta ad un impegno sempre pi� ampio per la riconciliazione. Nella preghiera cerchiamo e insieme creiamo la riunificazione con la creazione di Dio, che tanti aspetti della vita moderna hanno distrutto.

Io credo che Dio ci abbia richiamati a questa visione della preghiera, come forza riconciliante all�interno dell�intero ordine creato, attraverso la devastazione che ha colpito la nostra comunit� agricola in quest�ultima decade. Mentre vacilliamo ancora per gli effetti della BSE tra i bovini, abbiamo visto l�abbattimento di diversi milioni di pecore e di bovini negli ultimi sei mesi per via dell�epidemia che ha colpito le zampe e la bocca (l�afta epizootica). Queste tragedie ci hanno ricordato che noi non siamo i signori di una creazione infinitamente rinnovabile, che eseguir� i nostri ordini comunque la trattiamo. Piuttosto siamo amministratori della creazione di Dio che, a meno che non ce ne preoccupiamo fedelmente, mostra la fragilit� e la delicatezza del suo essere stesso, dato che soccombe al regime di punizione che noi a volte esigiamo. In preghiera abbiamo bisogno di essere riconciliati come parte della creazione di Dio con il resto della sua creazione. La preghiera di riconciliazione crea e promuove quell�umilt� e quel desiderio ardente in noi, cos� che non prendiamo pi� del posto che Dio ci assegna all�interno dell�intero sistema d�interdipendenza della creazione.

San Paolo ci insegna che l�intera creazione geme e soffre in attesa della liberazione finale dell�opera di riconciliazione di Dio (Romani 8, 22). C�� una preghiera di desiderio ardente nella creazione stessa, della quale noi facciamo parte. E, con San Paolo, la mia preoccupazione � che noi permettiamo allo Spirito di Dio di operare in noi per aiutarci nella preghiera di riconciliazione, dato che �lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili� (Romani 8,26). Siamo spesso chiamati a pregare per intercedere per quelle cose che sono al di l� della nostra comprensione. Mentre ci mettiamo a pregare a questi livelli, io credo che entriamo nella grande opera di riconciliazione che � il cuore del desiderio di Dio per questo mondo.