Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

Ezzeddin Ibrahim - Fondatore dell’Università degli Emirati Arabi Uniti

Copyright � 2007
Comunit� di Sant'Egidio

21/10/2007 - 17:30 - Teatro S.Carlo e collegamento con la Piazza
Assemblea Plenaria

Ezzeddin Ibrahim
Fondatore dell�Universit� degli Emirati Arabi Uniti

Signor Presidente,

Onorevoli partecipanti e ospiti,

Signore e Signori

Vi porto il saluto di �Salam� (pace) dal mondo Musulmano. E� un saluto di pace intesa nel senso vero del termine e nel suo senso religioso. �Salam� in Arabo significa pace e �Salam� nel Santo Corano (II, 208) � il fine pacifico a cui tutti gli esseri umani sono chiamati e che dovrebbero raggiungere. Anche il versetto 61al cap. 8 ha lo stesso significato: �Devi volgerti alla pace e porre la tua fiducia in Dio�.

Vi porto anche tre messaggi. Il primo per riconfermare l�adesione del mondo Musulmano alla causa della pace e a sostegno degli sforzi avviati da S.S. papa Giovanni Paolo II nell�ottobre 1986. Il secondo per suggerire l�estensione del concetto di pace in modo da includere aspetti ulteriori che non hanno adeguata attenzione. Il terzo, per proporre l�istituzione di un braccio esecutivo di questo corpo internazionale di credenti in Dio, che cerchi collettivamente di adempiere al Suo precetto di �stabilire la Pace sulla Terra�.

Quanto al primo messaggio, noi Musulmani confermiamo, riconosciamo e ripetiamo che noi siamo incondizionatamente a favore della pace con le religioni mondiali, le nazioni, le razze, le culture. Al tempo stesso riconosciamo che alcuni Musulmani, singoli e gruppi, rispondendo a ingiustificate provocazioni in luoghi come l�Iraq, l�Afghanistan e a ingiusti rapporti in Palestina, hanno deviato e si sono macchiati di azioni violente. Ma mai azioni isolate possono negare la posizione pacifica di un intero mondo di pi� di un miliardo di persone che vivono in pi� di 50 paesi di sei continenti.

Certamente, ad una prima valutazione, siamo lieti di osservare che la cultura di pace prevale sulla cultura della guerra, per lo meno come slogan internazionale ideale. L�ultima manifestazione di ci� si � avuta con la recente risoluzione adottata dalle Nazioni Unite per dichiarare il 2 ottobre, l�anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, �Giornata Internazionale per la non- Violenza� da osservare annualmente. Questo � esattamente quello che papa Giovanni Paolo II sperava fin dal suo appello di Assisi per la pace nel mondo.

Tuttavia, siamo sgomenti del comportamento di alcune grandi potenze che continuano ad agire in modo aggressivo contro altri paesi servendosi dell�occupazione militare sotto pretesti falsi, dimostratisi poi infondati e costruiti ad arte, istigando guerre per procura, a seconda delle alleanze, come in Somalia, provocando cambiamenti di regime e interferenze dirette negli affari di altri paesi. Ci sono poi le doppie misure: il sostegno ad un dittatore in un paese e la deposizione di un altro in un altro paese, l�accumulo di mezzi di distruzione di massa in uno stato fantoccio e il negare ad altri paesi il legittimo e giustificato accesso alla ricerca per pacifiche cause di sviluppo.

Nonostante la nostra delusione, non verremo meno alla nostra intenzione di diffondere e sostenere la cultura di pace.

Il secondo messaggio � che la pace non pu� limitarsi alla cessazione delle guerre e di conflitti militari. Dobbiamo ricercare la Pace con Madre Natura, fermando le aggressioni ecologiche che hanno gi� raggiunto livelli allarmanti e provocato tsunami, terremoti, incendi e terribili alluvioni. Provata evidenza scientifica ci dice che il nostro pianeta potrebbe essere devastato e spazzato via. Anche se decidiamo ora di controllare le emissioni di gas e di simili distruttivi fenomeni, il mondo avrebbe bisogno di almeno 20 anni per tornare al livello del millennio precedente. Ci aspettavamo che il recente incontro di Sydney in Australia, due mesi fa, sotto la presidenza del Primo Ministro Australiano, chiedesse agli stati ancora esitanti di unirsi ai 171 che gi� hanno ratificato il protocollo di Kyoto per il controllo delle emissioni di anidride. Invece, nell�incontro si sono raccomandate misure differenti, tra cui uno strano appello agli stati africani a cooperare, come se la povera Africa che non � famosa per l�abbondanza di fabbriche e per il forte consumo di energia, fosse una delle cause del riscaldamento globale. Pensate solo ad una madre Africana che accende il fuoco per bollire delle banane per i suoi figli: si pu� pensare che questa azione sia una delle cause del riscaldamento globale?

Vorremmo anche invocare Pace per i Bambini. In molte parti del mondo i bambini soffrono per tanti e vergognosi tipi di abuso. Quando sono ancora embrioni sono soggetti ad aborti; appena nati possono essere rapiti e venduti per adozioni illecite; in et� scolare possono essere privati di istruzione e forzati a lavorare precocemente; da adolescenti possono essere arruolati da truppe militari ribelli, mentre a tutte le et� possono essere oggetto di abusi fisici, mentali, sessuali, psicologici. Persino nel mondo animale I pi� piccoli sono meglio protetti.

Pace tra religioni, sette religiose e luoghi di culto. Questo � un importante aspetto della pace. In questa assembla, le religioni abramitiche sono privilegiate nell�essere ben rappresentate. Questo � comprensibile e giustificabile, ma abbiamo tra noi una sufficiente rappresentanza di religiosi del Buddismo e dell�Induismo, che hanno un seguito di quasi 2 miliardi di persone? Tutte le religioni dovrebbero rispettarsi l�un l�altra ed evitare ingiustificate confutazioni e ridicoli commenti ripetuti dai mass media. Il Santo Corano (109, 9) invoca la coesistenza pacifica di tutte le religioni dicendo: �tu hai la tua religione, io ho la mia�.

Altri tipi di �pace� potrebbero essere elencati. Tra gli altri: Pace per i paesi bisognosi, che dovrebbe significare qualcosa di pi� delle ipocrite dichiarazioni di cancellazione dei debiti. Tali debiti non possono in ogni caso essere ripagati. Nell�incontro dell� 8 giugno 2007 del vertice dei G-8 l�aiuto ai paesi pi� poveri � stato limitato solo a pochi paesi scelti, gli altri sono stati dimenticati. L�aiuto cos� necessario per avere sviluppi positivi � stato espresso in termini di raccomandazioni pi� che di azioni e di impegni sostanziali.

Pace per i malati e soprattutto per coloro che sono afflitti da terribili malattie incurabili e che non hanno neppure medicine a prezzi ragionevoli. Si tengono tante conferenze sulla cura dell�Aids, della malaria, .. ma le medicine necessarie non si consente di produrle, neppure sotto brevetto, nei paesi Africani e Asiatici. In questi paesi i malati che non possono permettersi di pagare queste medicine sono lasciati morire. La conoscenza umana e le scoperte, soprattutto in campo medico, non dovrebbero essere negate a tutti coloro che ne hanno bisogno. A questo proposito, voglio rendere omaggio ad uno studioso italiano, il professor Safirro Alberti dell�Universit� di Chieti, che due settimane fa ha annunciate la scoperta di un gene che controlla un gran numero di tumori, quali quelli del colon, dello stomaco, dei polmoni, della prostata, del pancreas. Egli ha detto che tra breve i rimedi di queste malattie saranno definiti alla luce di questa scoperta. Scoperte come questa non possono essere monopolizzate.

Soprattutto, Pace della Mente e Pace dell�anima, che sono al centro degli insegnamenti contenuti nella Torah, nella Bibbia, nel Corano e negli altri Libri Sacri e senza la quale non si pu� raggiungere nessun altro tipo di pace.

Infine, questo importante gruppo di persone che temono Dio non deve e non pu� limitarsi a processioni, conferenze e seminari soltanto, sebbene anch�essi importanti e indispensabili. Abbiamo bisogno di formare un�istituzione esecutiva permanente ed autorizzata per dare seguito alle decisioni che prendiamo. Potrebbe essere chiamata Segretariato Esecutivo o Comitato di Azione o qualsiasi altro nome. Il suo programma dovrebbe includere il coordinamento tra partecipanti e simpatizzanti; la partecipazione a incontri regionali ed internazionali tenuti per la causa della pace e la produzione di dichiarazioni e comunicati stampa su fatti connessi alla pace o alla sua rottura. Il comitato dovrebbe concordare una posizione simile a quella dei gruppi sui diritti umani, le societ� della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e simili, ed anche cercare una posizione di osservatore con agenzie importanti come le Nazioni Unite, l�Organizzazione della conferenza Islamica, l�Organizzazione dell�Unit� Africana e l�Organizzazione dei Paesi non allineati.

Sono consapevole che la Comunit� di Sant�Egidio � gi� riconosciuta come il rappresentante di fatto di questa assemblea e le rendiamo omaggio per questo e per il suo ammirevole successo nel perseguire la pace in alcune aree, soprattutto in Africa.

Ora sarebbe giusto e sensato autorizzare ufficialmente questa stimata Comunit� ad agire per conto di questa assemblea a tal fine. Il comitato potrebbe allora essere inteso coma l�aggiunta di alcuni rappresentanti dei componenti di questa assemblea.

Signore e Signori, che tutti noi possiamo lottare per trovare la forza di fare del nostro meglio per far cessare la violenza e le ostilit�; per promuovere la pace e la stabilit�, la felicit� e l�armonia e continuare la nostra cooperazione per il bene dell�umanit� e del futuro dei nostri figli