Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

Hasan Hanafi - Università del Cairo, Egitto

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Comunit� di Sant'Egidio

22/10/2007 - 09:30 - Sala Dione - Stazione Marittima
PANEL 5 - Le religioni e la ragione

Hasan Hanafi
Universit� del Cairo, Egitto

Una visione primaria

1- Ogni religione spiega questa dualit� in modi diversi: Ragione e fede nel Cristianesimo, ragione e scritture, saggezza e religione, saggezza e legge nell�Islam e nell�Ebraismo. Ogni espressione ha il suo significato. Nel Cristianesimo, la fede viene data, � la conversione improvvisa di Paolo, la metanoia dopo aver visto i miracoli compiuti dal profeta, � un dono pi� che una conquista. Salva senza richiedere azioni eccetto la prova di fede �La tua fede ti ha salvato�. Epistis viene dalla stessa radice di Episteme che vuole indicare che la fede � essenzialmente conoscenza. Nella fede Islamica e nell�Ebraismo la fede significa scrittura o pi� letteralmente trasmissione Naql o audizione Sam�, che significa qualcosa di letto o sentito, un oggetto che necessiti di interpretazione, comprensione, non un atto di volont�. Significa anche che la religione ha una conoscenza pregressa o pi� precisamente una saggezza Hikma che � una forma superiore di conoscenza. Significa inoltre legge Shari�a la religione concreta come modello di comportamento nella legge come la Tora. Ragione �Aql � la stessa in ogni religione. Non cambia di nome. Ragione � la stessa in ogni cultura. � lo stesso problema nella logica delle inferenze, la distinzione tra la ragione e l�autorit�.

Ci sono due modelli per determinare la relazione tra Ragione e Fede, che dipendono dalla definizione di fede ed il suo nome oltre che la funzione della ragione dato che il nome � lo stesso. Il primo modello concepisce la fede come sopra-razionale e persino anti-razionale. Se la fede fosse razionale, ragione o fede sarebbero state sufficienti, non ci sarebbe stata necessit� di duplicare la sorgente della conoscenza. Tertulliano, Origene e Agostino espressero perfettamente questo modello di cultura classica. Tommaso D�Aquino nel medioevo fece una distinzione tra la naturale ragione della scienza e della filosofia, la fede come dominio del mistero sopra-razionale e l�intelligenza della fede, una legittimazione della fede data dalla ragione umana. Questo approccio � stato espresso dai filosofi occidentali contemporanei come assurdit�, distruzione della ragione, irrazionalit�, anti-razionalit��etc. La ragione � incapace di capire ci� che va oltre questo mistero. La fede permette di andare oltre dando il massimo, mentre la ragione d� il minimo.

Il vantaggio di questo modello � la concentrazione della fede, sincerit� di credo, forza di volont�, dedizione, vita interiore, cio� tutte le meraviglie della fede. La ragione deve riconoscere le proprie limitazioni allontanandosi dall�arroganza umana, dai preconcetti e dai pretesti. Per�, gli svantaggi sono numerosi. Non ci sono criteri di validit� della fede dato che non � dimostrabile. Questo pu� portare all�isolamento di ciascuna fede dato che manca una comprensione comune di fede. La fede � personale, viene data, � un dono. La fede non va e viene a richiesta. � un atto di volont� non della ragione. Questo pu� inoltre portare alle guerre di religione dato che ogni fede � vera in modo assoluto. La fede � la norma per la ragione e per la natura. La filosofia e la scienza devono essere derivate dalla fede. La fede � giusta in modo assoluto mentre la ragione e la natura sono erronee. La fede � sopra-razionale e persino anti-razionale. L�uomo eredita il peccato originale. Non pu� salvarsi da solo. Ha bisogno di un aiuto esterno, di un salvatore. La natura � imperfetta e ha bisogno della grazia.

Il secondo modello � l�identit� tra la Ragione e le Scritture. Sia la Rivelazione che la Ragione sono dello stesso ordine. La rivelazione � dimostrabile, gi� verificata nella natura e nella storia. La ragione proviene dalla stessa sorgente della rivelazione cio� la conoscenza Divina. La funzione della rivelazione � di dare una certezza sulla quale la ragione umana costruisca ogni sistema basato sulla ragione per l�uomo, la natura e la societ�. E di proteggere la conoscenza umana dal relativismo, lo scetticismo e l�agnosticismo. Inoltre da� una visione integrale e globale del mondo, una panoramica dall�alto che permette di evitare punti di vista umani parziali in relazione ad individui, classi sociali, culture diverse e interessi conflittuali. La conoscenza Divina � imparziale. La rivelazione pu� inoltre ridurre i tempi della ricerca mettendo a disposizione ipotesi importanti gi� verificate nel tempo dato il lungo sviluppo della rivelazione parallelo alla progressione della consapevolezza umana. In questo modo viene lasciato pi� tempo all�umanit� per realizzare la rivelazione come una struttura ideale del mondo e della volont� Divina sulla terra in accordo con la "Vice-gerenza" umana.

Il vantaggio di questo modello � la coerenza della conoscenza umana e la concordia tra essere a priori e a posteriori, l�armonia nella vita umana che combina nella conoscenza naturale ci� che viene donato e quanto viene acquisito. Aiuta la ragione ad essere certa, tagliente e sicura di s�. Aiuta le scritture ad essere bene interpretate. Nel caso di una probabile opposizione tra ragione e scritture, la ragione � mantenuta e le scritture interpretate secondo la ragione. Il linguaggio permette questa interpretazione grazie a principi ambivalenti quali: liberale e metaforico, chiaro e oscuro, univoco e equivoco, vago e preciso, generale e particolare, �.etc. La ragione � uno strumento di chiarezza e precisione. Il linguaggio cambia, la ragione permane. Questo � stato accettato all�unanimit� da filosofi quali al-kindi, al-farabi, Ibn Sina, Ibn Tofail, Ibn Baja and Ibn Rushed. Questa era la posizione tenuta dai Mu�tazilitles. Il possibile svantaggio di questo modello � l�interpretazione letterale delle scritture, l�uso improprio del linguaggio delle scritture o la sostituzione della ragione umana con passioni ed interessi conflittuali che escludano ragioni naturali come accade talvolta nella teologia Asha�rite.

Una pi� perfetta ed integrale relazione tra ragione e fede nella terminologia Cristiana o Ragione e Rivelazione nella terminologia Islamica � l�analisi delle esperienze umane come roh materiale nel quale entrambe le sorgenti di sapere possono essere verificate. L�esperienza umana � la stessa dovunque, chiamata naure o Fitra, dando evidenza di se e portando buone azioni. Prove razionali e buone azioni insieme possono essere valori importanti per qualsiasi dialogo religioso. L�uomo non � solo razionale ma anche buono. Le prove sono offerte dalla Ragione, la bont� dalla rivelazione. Le parabole di Cristo hanno questa caratteristica. Ed � per questo che sono pi� convincenti nell�indicare la fede e le buone azioni.