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Comunit� di Sant'Egidio

22/10/2007 - 09:30 - Sala Agave - Stazione Marittima
PANEL 7 - La preghiera forza del credente

Andon Merdani
Vescovo ortodosso della Chiesa di Albania

Cari fratelli e sorelle, partecipanti a questa conferenza,

il tema che tratter� con questo mio intervento �:

la preghiera, forza del credente, centro della sua coscienza.

Quando parliamo della preghiera non vi � dubbio che in essa sia compreso l�orante, che � il credente, e Dio, che � colui che ascolta. All�uomo come creatura pi� perfetta di Dio, creata a sua immagine e somiglianza, � stata data la capacit� e la libert� di comunicare con il suo creatore, comunicazione che inizia con le parole che lo stesso creatore ci ha insegnato, come un genitore vero e caro. Il miracolo della creazione dell�uomo non risiede nella sua capacit� di parlare bens� nella sua capacit� di comunicare e conversare con Dio.

A ragione, allora, la preghiera pu� essere considerata una conversazione con Dio. La preghiera come conversazione con il creatore dell�universo � il pi� grande privilegio che � stato concesso all�uomo. La conversazione sottintende dialogo, conoscenza, fiducia, stima e via di seguito, al pari di ogni altra relazione che noi, come persone, conosciamo e viviamo ogni giorno. Ma non solo questo: Ges� ha anche insegnato ai suoi discepoli a rivolgersi a Dio con la parola �Padre� (Mt. 6, 9-13), dunque come ad un genitore. La preghiera come conversazione con il creatore, � in essenza, compagnia con il Padre.

Immaginate un gruppo di bambini di una scuola elementare i quali istintivamente, quando si trovano faccia a faccia con il direttore della scuola, provano allo stesso tempo insicurezza e paura. Tranne uno di loro: questi � il figlio del direttore. Dietro la figura del direttore, seria e a volte rigida, egli vede la persona a lui pi� cara, suo padre. Direttore e padre, una strana combinazione ma che per un bambino non comporta alcuna complicazione. Suo padre � il direttore ed il direttore � suo padre, � molto semplice.

Cosa voglio dire con ci�?

Dio � il nostro creatore, santo, onnipotente, onnipresente, eterno e potremmo continuare cos� ma egli � soprattutto nostro Padre: � molto semplice. Nel Vangelo Cristo dice a coloro che lo ascoltano che per comprendere le cose del regno dei cieli e per entrare in esso essi devono diventare come bambini (Mt. 18,2). Il rapporto con Dio chiede prima di tutto sincerit�, semplicit� e fiducia, anche da parte di persone �cresciute�.

Dio ed il credente, il creatore e la creatura, il Padre ed il bambino. Dio, nella sua grandezza, si fa piccolo e nella sua piccolezza diviene limitato, nella sua lontananza diviene tangibile e ci�, fratelli e sorelle, avviene attraverso la preghiera. La preghiera � il grido dell�uomo verso il creatore, � il suo grido verso il Padre: �O Signore, Dio della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te� (Ps. 88,1). L�uomo sente il bisogno insostituibile di comunicare con il suo creatore. La sua meta � l�incontro con Lui, la sua pienezza si trova nell�unione con Lui. Il suo desiderio si appaga soltanto alla Sua presenza.

Per questo, a ragione possiamo pensare al pellegrinaggio dell�uomo sulla terra come ad una ricerca volta a trovare il Padre, tesa a tornare presso di Lui per restare vicino a Lui. In questo viaggio l�uomo non � solo, nella ricerca di Dio l�uomo non � perso, il Padre stesso � alla ricerca dell�uomo. Durante il suo viaggio il credente sente l�aiuto e la forza che il Signore gli d�, sente il coraggio ed il sostegno che vengono da Lui.

La preghiera come forza del credente si sostiene in questa relazione forte, permane in questo legame reciproco, stretto intimamente grazie alla corda dell�amore paterno. Nella preghiera il credente si rivolge a suo Padre, ne sente la presenza, � certo che le sue preghiere e le sue richieste sono ascoltate. Egli sa che il Padre ascolta tutti i suoi sospiri, � convinto che anche nella delusione e nella disperazione il Padre � l�, per aiutarlo e consolarlo.

Nel rapporto della preghiera c�� molto amore e per questo Evagrio il Solitario considera la preghiera: �il fiore della gentilezza e della liberazione dalla rabbia�. Nella preghiera le madri trovano risposta per i loro figli, gli artisti l�ispirazione, l� si nasconde il mistero della salvezza, l� �si nasconde� Dio stesso. Nella preghiera troviamo ci� che abbiamo perso, Colui per il quale proviamo desiderio. E qui, allo stesso tempo, c�� singolarit� e bellezza e credo che tutti siamo d�accordo sul fatto che le preghiere pi� belle sono quelle dei bambini.

E� un po� strano che tutte le volte che ci fermiamo e ci sforziamo di ricomprendere cose e concetti che per noi sono familiari, che pensiamo di conoscere, li capiamo forse meglio di ogni altra cosa. Davvero possiamo porci la domanda: �Che cosa � la preghiera? E� richiesta, lode oppure � un obbligo? Certamente siamo d�accordo su tutte queste cose. Ma non sarei contrario se qualcuno rispondesse che la preghiera � la �via�. Essa ci aiuta non solo a chiedere, cos� come si deve fare, non solo ad imparare alcune regole oppure a forgiare la disciplina interiore, poich� tutte queste cose possono essere considerate dei mezzi attraverso i quali giungere a ci� che � la cosa pi� importante, cio�, la conoscenza.

Vorrei presentare qui, davanti a noi, la preghiera come conoscenza quale un tentativo, una ricerca umana del credente per scoprire Dio, per conoscere il Padre e il Suo Figlio. La nostra ricerca � concreta, il nostro pellegrinaggio ha una destinazione stabilita, la persona che vogliamo incontrare � tanto vera quanto viva. Il credente, nell�incontro con il suo creatore, con il Padre, trova la sicurezza della sua salvezza, scopre il senso della sua vita e della sua esistenza, vive l�amore divino che non pu� essere commisurato a quello terrestre.

La preghiera, allora, ci indirizza al creatore, ci avvicina a Lui, ci tiene alla Sua presenza. Grazie ad essa ci illuminiamo e diventiamo sapienti. Perci�, a ragione, la preghiera pu� essere considerata la pi� alta occupazione, l�impegno pi� prezioso, la pi� piena emozione umana. Essa guida alla conoscenza, fa scoprire le cose con semplicit�, in essa � contenuta ogni cosa. La preghiera solleva il credente dalle profondit� della terra al cielo infinito. La preghiera come conversazione, come compagnia, come viaggio, la preghiera come conoscenza � la motivazione del credente, la sua forza.

Grazie