Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

Maria da Luz Dai Guebuza - Esposa do Presidente da República de Moçambique

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Comunit� di Sant'Egidio

22/10/2007 - 16:30 - Auditorium - Hotel Royal Continental
PANEL 8 - Europa e Africa: c�� un futuro comune?

Maria da Luz Dai Guebuza
Esposa do Presidente da Rep�blica de Mo�ambique

Eccellenza Reverendissimo Signor Arcivescovo, Jean-Pierre Kutwa, della Costa d�Avorio,

Eccellentissimo Signor Michel Camdessus, Governatore Onorario della Banca di Francia,

Eccellentissimo Signor Jean Michel Debrat, Direttore Generale Assistente dell�Agenzia Francese dello Sviluppo,

Eccellentissimo Signor Kpakil� Felemou, Responsabile della Comunit� di Sant�Egidio della Repubblica della Guinea Conakry,

Eccellentissimo Signor Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Consiglio Pontificio per la Giustizia e per la Pace, della Santa Sede,

Illustri partecipanti,

Signore e Signori,

permettetemi di iniziare il mio intervento rivolgendo cordiali saluti a tutti i partecipanti all�Incontro, che questa bella citt� di Napoli accoglie molto calorosamente.

Un saluto davvero speciale lo indirizziamo alla Comunit� di Sant�Egidio, per l�invito che ci ha rivolto a essere parte di questo illustre consesso, che vanta esperienze e sapienza di grande valore e che rappresenta diversi popoli e paesi nel mondo.

La grandezza di questo Incontro non si esaurisce nel numero dei paesi, e nemmeno nelle diverse culture, religioni, credi e razze presenti in questa sala.

La grandezza di questo incontro trova la sua ragione anche nella crescente presa di coscienza, a livello planetario, del ruolo e del posto che hanno il dialogo, la tolleranza e il rispetto reciproco tra gli uomini e le donne di tutto il mondo.

La grandezza di questo incontro risiede nella presa di coscienza di ciascuno di noi, individualmente e collettivamente, del ruolo che possiamo avere nella preservazione della pace e della sicurezza in scala mondiale, e nell�approccio strutturale dei problemi che colpiscono l�Umanit�.

Eminenze,

Signore e Signori,

questo Incontro ci offre delle buone opportunit� per dimostrare al mondo intero che il dialogo da un lato � l�unica via per il riscatto e il mantenimento della pace tra popoli e, dall�altro, � un modo di vita che deve essere coltivato nel nostro quotidiano, nella famiglia e nella societ�.

Le differenti tematiche che compongono questa importante riunione, comprendono le nostre aspirazioni e aspettative, e la nostra prontezza nel contribuire alla pace mondiale.

Nella sua essenza, il dibattito su un mondo senza violenza e il dialogo tra culture e religioni, d� voce al nostro attaccamento alla cultura di pace e al riconoscimento della ricchezza insita nella diversit� culturale e religiosa come fattore di sviluppo dell�Umanit�.

L�Africa e l�Europa condividono un lungo passato comune. Con l�avvento della globalizzazione, cos� come attualmente si configura, il rapporto tra in nostri due continenti si � fatto pi� intenso. Come risultato della globalizzazione, anche i problemi di un solo continente divengono sfide per entrambi.

In tale contesto, � nel dialogo e nel partenariato che si � cercato di trovare le strategie per affrontare problemi come la stabilit� politica, l�immigrazione illegale, la criminalit� transnazionale, i mutamenti climatici e l�inquinamento, solo per citare alcuni esempi.

Noi crediamo che il dialogo tra i nostri due continenti continuer� ad essere uno degli strumenti imprescindibili per la promozione di un sano e reciprocamente vantaggioso rapporto.

Per fortuna tutto ci� � gi� iniziato, e ogni passo in avanti nella consapevolezza della nostra interdipendenza contribuisce verso una maggiore intensit� e variet� di contatti tra Africa e Europa.

La sfida maggiore che ci si presenta, per�, � quella di promuovere un futuro comune sostenibile, perch� la sopravvivenza del nostro Pianeta � nostra responsabilit� collettiva.

Signore e Signori, il Mozambico nutre una profonda stima per gli organizzatori di questo Incontro � la Comunit� di Sant�Egidio. E� stato sotto la sua mediazione e grazie al suo convinto attaccamento alla pace e all�importanza del dialogo, che abbiamo ottenuto la pace e ci siamo inseriti nella rotta dello sviluppo economico e sociale.

Lo scorso 4 ottobre, l�Accordo Generale di Pace, firmato a Roma nel 1992, ha compiuto 15 anni. Sono 15 anni di tolleranza, di riconciliazione nazionale e di consolidamento della democrazia. Sono 15 anni di progressi nel campo dello sviluppo economico e sociale.

Una delle figure pi� rilevanti legate a questa Comunit�, Don Matteo Zuppi, ha celebrato con noi questa data, in una cerimonia che ha previsto anche una formula interreligiosa.

La Pace in Mozambico � divenuta una realt� irreversibile, assunta come impegno da tutto il popolo mozambicano, suo primo e ultimo beneficiario. La societ� civile, le istituzioni democratiche e i cittadini in genere, tutti insieme e per mano, stanno contribuendo al radicamento della cultura di pace e allo sviluppo socio-economico del Mozambico. Per noi tutti, i benefici della pace sono evidenti.

E in questo clima di pace che stiamo vivendo in Mozambico, con piacere vogliamo mettere in evidenza il crescente coinvolgimento dei nostri connazionali nelle varie azioni di solidariet�, nei momenti critici provocati dalle calamit� naturali e da altre disgrazie.

Come Gabinetto della First Lady, istituzionalmente creato per occuparsi di azioni di carattere socio-culturale, il cui gruppo-obiettivo � il bambino, la donna, l�anziano e la persona portatrice di invalidit�, osserviamo con soddisfazione la prontezza dei mozambicani nel rispondere ai vari appelli lanciati dalle entit� governative e non governative nazionali a partecipare alla preservazione e all�affermazione della dignit� umana dei colpiti dai disastri e calamit� naturali. Crescono nel paese le dimostrazioni di solidariet� verso i colpiti dalle grandi endemie come l�AIDS e la malaria.

Vogliamo cogliere l�occasione per innalzare l�aiuto dato al nostro paese dalla comunit� internazionale, soprattutto dalla comunit� religiosa, sia nel consolidamento della pace, sia per proseguire sulla strada dello sviluppo. Il nostro impegno � insistere nel lavoro per continuare ad essere riferimento e meritare la fiducia che tutti costoro ripongono in noi.

Eminenze,

Signore e Signori,

nel cuore di tutte le religioni � contenuto il messaggio della pace e del dialogo. Ciascuna di esse assume l�impegno di promuovere il benessere dei nostri popoli, impegno che forma l�interesse dell�Africa e dell�Europa verso un pi� intenso partenariato. Questo incontro sta gi� contribuendo a rafforzare i rapporti tra i due continenti e a promuovere la pace e il dialogo interreligioso.

Grazie