Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

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Comunit� di Sant'Egidio

22/10/2007 - 16:30 - Aula Magna - Universit� Federico II
PANEL 10 - La fede e la scienza: il confronto del nostro tempo

Athanasios
Metropolita ortodosso della Chiesa di Grecia

Un artista cipriota ha dipinto una raffigurazione della Madre di Dio con in braccio Ges� bambino, ispirandosi ad una icona nota ai credenti ortodossi come la Madonna di Gerusalemme. Nella sua opera l�artista cipriota dipinge tanti pianeti, provenienti da ogni angolo della creazione, che si incontrano tutti in un punto preciso: il cuore di Maria. I pianeti, cosi come l�intera creazione, sembra cerchino di avere un�idea del sublime mistero nascosto nella Madre di Dio; poi si allontanano come messaggeri di un annuncio gioioso, svelando quello di cui sono stati testimoni, quello che hanno scoperto. I pianeti scoprono Dio nel Figlio di Maria, Ges� di Nazareth, ed annunciano che il mistero nascosto � l�Amore �un dono ed un compito allo stesso tempo. Questo � il messaggio che la Bibbia vuole trasmettere all�umanit�.

Di fronte a questo dipinto penso all�avventura della mente umana colpita da domande riguardo al rapporto tra fede e scienza.

La Teologia del Medioevo, in parte grazie all�influenza di Bonaventura, ha cercato di definire la relazione tra fede e natura, tra teologia e scienze naturali mediante la metafora dei due libri. La volont� di Dio pu� essere letta nel libro della natura e nelle Sacre Scritture. Poich� Dio � l�autore di entrambi questi libri, il conflitto o la contraddizione tra i due �, per principio, fuori questione. La conoscenza della natura e delle realt� celesti si inserisce in una sintesi omnicomprensiva. I Teologi medievali come Tommaso d�Aquino hanno intravisto una convergenza tra teologia e scienze naturali, entrambe trovavano spazio nella stessa sintesi. Dio era il motore immobile che mette in moto l�universo intero. Ogni singolo pianeta, ogni singolo essere della creazione era pieno di energia creativa. In questo senso abbiamo un modello per comprendere armoniosamente ogni pezzo di conoscenza che alla fine conduce a Dio quale inizio, forza motrice e fine di tutte le cose. I pianeti scoprono la loro raison d��tre nel cuore di Maria, nell�Amore di Dio e nella persona di Ges� Cristo.

Questo modello armonioso giunge al termine dopo la scoperta di Galileo Galilei che il sole non gira attorno alla terra, il che significa che non la Bibbia doveva essere considerata la norma, ma piuttosto le scienze naturali dato che il libro della natura era scritto in maniera molto pi� chiara, secondo leggi matematiche. In ogni caso Galileo non voleva escludere Dio dalla sua visione del cosmo quando disse che la Bibbia non descriveva in primo luogo �come funzionava il paradiso� quanto piuttosto su come si fa ad andare in paradiso. I nostri scienziati, come Isaac Newton, vedevano dietro alle leggi della natura stabilite matematicamente la mano di Dio. All�inizio Dio ha posto ogni pianeta ed ha creato ogni essere umano in moto, poi si � ritirato lasciando continuare il mondo secondo le sue leggi naturali. In questo senso Voltaire ha parlato del grande architetto del mondo, il divino orologiaio. Comunque, in questo caso, la fede non era pi� il punto di partenza, l�armonizzazione della nostra conoscenza sulla natura con quella che veniva dalla rivelazione biblica, ma esattamente l�opposto: la fede in Dio veniva adattata alle nuove conoscenze delle scienze naturali. I credenti ribattevano che i miracoli erano interventi soprannaturali da parte di Dio contro le leggi naturali di un mondo meccanicistico. Sicuramente, nonostante la fede abbia messo in discussione molti risultati della ricerca scientifica, l�influenza dialettica della scienza sulla fede � stata significativa. Storicamente parlando, le affermazioni scientifiche hanno avuto una influenza sulla fede Cristiana, cosi come la fede cristiana ha posto dei limiti alla scienza ed alla tecnologia.

Di fronte al dipinto sopramenzionato dell�artista cipriota pensavo agli attacchi veementi di alcuni scienziati contro la fede religiosa. Richard Dawkins, zoologo all�Universit� di Oxford, ha pubblicato un libro intitolato �L�illusione di Dio�. Con lo zelo dello scienziato Dawkins spiega perch� �quasi certamente non esista alcun Dio�. E chiede ai fedeli di rinunciare alla loro fede affermando che �puoi essere un ateo felice, equilibrato, morale ed intellettualmente realizzato�. Sam Harris, un neuroscienziato di 39 anni, ha pubblicato un libro intitolato �La fine della fede� in cui espone la teoria che le principali religioni mondiali sono semplicemente incompatibili tra loro, sono inevitabilmente causa di conflitto e che attualmente prevengono la nascita di una civilt� globale vitale. Entrambi questi scienziati, ognuno a modo suo, ragionano con le idee del padre del positivismo, Auguste Compte (1798-1857), che ha predicato la fine dell�era teologica, mitologica e metafisica, ed ha annunciato l�era in cui pretese di verit� di qualsiasi tipo possono essere supportate solo sulla base di metodi scientifici positivi.

In molti casi oggigiorno si genera conflitto tra la fede e la scienza. Cosi abbiamo la fede nella creazione in sette giorni versus la teoria dell�evoluzione, la creazione di essere umani ad immagine e somiglianza di Dio versus esseri umani discendenti delle scimmie, interventi divini nel mondo (miracoli, eventi straordinari) versus un mondo costretto in una camicia di forza meccanica. In tutte queste situazioni, la fede sembra aver oltrepassato il proprio limite e sembra interferire nel dominio della scienza nello sforzo di spiegare il mondo fisico sulla base delle proprie tradizioni. D�altro canto, coloro che praticano il metodo scientifico hanno �giustamente- messo in discussione l�autorit� con cui la fede fa affermazioni dogmatiche in tali circostanze. Comunque anche loro hanno oltrepassato il limite del proprio settore scientifico adottando posizioni ideologiche contro affermazioni di specifico carattere religioso. In questo modo la scienza � diventata materia contro la religione e la fede in Dio. Il fatto � che sia la religione che la scienza hanno ognuna il proprio ruolo che non possono scambiarsi l�una con l�altra. A meno che la scienza non scivoli nello socio-biologismo e superi i limiti del proprio linguaggio imponendosi come l�unica vera interpretazione della realt� e condannando il resto del mondo per illusione.

La fede Cristiana negli ultimi secoli e fino ai giorni nostri, � stata sfidata dallo sviluppo e dall�impatto della scienza ed ha lottato per dimostrare la natura specifica del linguaggio scientifico. A causa di questa dinamica, intrinseca alla fede cristiana, il dialogo tra fede e scienza � necessario per ottenere una migliore comprensione reciproca. Il dialogo pu� essere sviluppato in maniera costruttiva se due caratteristiche comuni sia alla scienza che alla fede vengono mantenute. La prima caratteristica � l�apertura che la fede ha di fronte alla rivelazione e la scienza ha di fronte alla conoscenza ed alla ricerca della conoscenza. La fede cristiana � nutrita dall�apertura verso l�altro e l�ignoto. Gli scienziati sono condotti innanzi dalla loro apertura verso la meraviglia e lo stupore della conoscenza che sperimentano con la ricerca. In questo caso i credenti sono chiamati ad essere non solo aperti alla rivelazione, ma innanzi tutto e soprattutto onesti, in modo da evitare la tentazione di trasformare quel Dio in cui dicono di credere in un fattore od un semplice agente nel dialogo che ricercano con la scienza. La seconda caratteristica che unisce la fede e la scienza � il loro pathos, il loro desiderio della verit�. Entrambe cercano di dare una risposta veritiera e convincente alla domanda �Chi sono io come essere umano�. Io credo che nessuna risposta possa essere adeguata a meno che non esprima in un modo o nell�altro che nessun essere umano pu� essere completo, nessun essere umano pu� essere realizzato senza amore. I credenti possono chiamarlo Amore di Dio; gli scienziati possono interpretare questo amore come un elemento strutturale che assicura l�integrit� e l�autenticit� della persona umana. In ogni caso, i pianeti e l�intera creazione, ogni essere umano, credenti, scienziati, tutti quanti conoscono ora il nome di quel mistero che hanno scoperto nel cuore di una Madre: � l�amore.