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Chrysostomos II - Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro

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Comunit� di Sant'Egidio

23/10/2007 - 09:30 - Sala Galatea - Stazione Marittima
PANEL 27 - La Parola di Dio nella vita dei cristiani

Chrysostomos II
Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro

Sono pienamente conscio del grande onore che mi viene fatto di intervenire a questa tavola rotonda, da interlocutore di sommi teologi, come il Cardinale Walter Kasper, qui presente, e tutti voi, cari fratelli. Sono pure conscio della responsabilit� di dover pronunciare un discorso all�altezza delle vostre aspettative. Ma mi sento confortato, nella prospettiva di sviluppare, dal punto di vista ortodosso, il soggetto che mi � stato suggerito, "La Parola di Dio nella vita dei cristiani", sottolineando il modo in cui l'Oriente cristiano ha vissuto, nel corso dei secoli e vive tuttora, la Parola del Signore.

Il tratto essenziale del Dio vivo, come presentato nelle Sante Scritture, � il suo indirizzarsi agli uomini, al contrario degli idoli antichi, i quali "pur avendo bocca non parlano" (Sal 113, 13). Infatti, Dio parla agli uomini in modi diversi: a volte "come un uomo parla con un�altro" (Es 33, 11), come nel caso di Mos� ; a volte "tra tempeste e nubi", come parl� a Giobbe (Gb 38, 1); altre volte ancora, si indirizza al popolo intero, come fece sul Monte Sinai.

L�autore della lettera agli Ebrei conferma che "Dio, che aveva gi� parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri" (Eb 1, 1). In tal modo, la Parola di Dio � diversa da quella di altre correnti spirituali, come, ad esempio, quella dei filosofi alessandrini, che � un insegnamento astratto, e non parola concreta.

Nel Nuovo Testamento, a parte poche eccezioni, la Parola di Dio viene enunciata da Ges� Cristo, o dagli Apostoli, che trasmettono quello che lui annunci�.

Studiando le Sante Scritture, ci accorgiamo che la Parola di Dio viene innanzitutto presentata come azione. Essa � innanzitutto creativa. " Dio disse: �sia la luce� e la luce fu" (Gn 1, 3). Dalla descrizione della creazione del mondo, nel Libro della Genesi, � chiaro che "dalla parola del Signore furono fatti i cieli" (Sal 32, 6) e che "perch� egli parla e tutto � fatto, comanda e tutto esiste" (Sal 32, 9). Anche nel Nuovo Testamento, la Parola di Dio viene spesso intesa come azione. Ges�, ad esempio, dice "Fanciulla, alzati" (Lc 8, 54) e il miracolo si compie. La sua Parola "Lazzaro, vieni fuori" (Gv 11, 43), viene immediatamente materializzata. Il suo ordine "esci da lui" (Mc 9, 25), � istantaneamente eseguito.

A volte la Parola di Dio provoca tremori interni, che esortano "a un'altra vita", come quel "Seguimi!" (Mt 9, 9) che disse Ges� a Matteo l�esattore delle tasse, o quel "ti sono rimessi i tuoi peccati" (Mc 2, 5) rivolto al paralitico, o ancora "oggi,devo fermarmi a casa tua" (Lc 19, 5), detto a Zaccheo, ecc�

In genere, la Parola di Dio materializza ci� che annuncia, sia che si tratti di realt� cosmiche o, come nel caso del compimento del piano divino, per la salvezza del mondo.

Ma la Parola di Dio � anche rivelazione. Parlando, Dio, rivela verit� riguardanti Se stesso, spiega fatti della Storia e svela quello che verr� alla fine dei tempi. Dice a Mos�: "Io sono Colui che sono" (Es 3, 14), e continua: "Io sono il Signore, tuo Dio ti ho fatto uscire dal paese d�Egitto" (Es 20, 2). Essa annuncia le cose future che si compiranno nel loro tempo proprio, come nel caso della prigionia della "discendenza" di Abramo durata 400 anni ed il suo ritorno nella propria terra (Gn 15, 13-14). Anche Ges� parla "con molte parole" (Mc 4, 33) e rivela, sia direttamente, quando per esempio dice "Io e il padre siamo una cosa sola" (Gv 10, 30), sia per parabole, i misteri del Regno di Dio (Mt 13, 11). Egli parla del saccheggio di Gerusalemme: "non rester� qui pietra su pietra" (Mt 24, 2) che avverr� pochi anni dopo e annuncia i segni che precederanno "la Sua venuta e la fine del mondo" (Mt 24, 3).

La Parola di Dio costituisce, infine, legge e regola di vita. Dio indirizza i suoi requisiti essenziali al suo popolo in un tempo molto antico, sotto forma di Dieci Comandamenti (Es 20,1-17). E se la Legge si impone totalmente nella vita degli Ebrei, � proprio perch� si tratta di Parola divina. Anzi, sottomettersi alla Legge � fonte di felicit�: "Come potr� un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole" (Sal 118, 9). E la Parola di Ges�, pi� tardi, viene a completare la Legge in modo simile: "Ma Io vi dico..." (Mt 5, 22), ed ancora "Vi do un comandamento nuovo�" (Gv 13, 34).

In qualsiasi forma si manifesti la parola di Dio, suo tratto essenziale � la permanenza, sicch� Dio � eterno ed immutabile e la sua parola esprime "irremovibilit� della Sua decisione" (Eb 6, 17), o ancora la rivelazione di misteri occultati agli uomini. Il Verbo di Dio "rimane in eterno" (I Pt 1, 25). "Ma le mie parole non passeranno" (Mt 24, 35). "Non passer� neppure un iota o un segno della legge, senza che tutto sia compiuto" (Mt 5, 18). Inoltre, il Verbo di Dio, quando si riferisce alla sua volont� ed alle sue azioni, presenta tratti di compimento di risultati specifici, che scaturiscono dall'onnipotenza di Dio: "Cosi sar� della parola uscita dalla mia bocca: non ritorner� a me senza effetto, senza aver operato ci� che desidero" (Is 55, 11).

Nel caso in cui la parola di Dio � annunciata come legge e regola di vita � anche necessaria la partecipazione dell'Uomo. � caratteristico il confronto della parola di Dio al seme, nella parabola del seminatore (Lc 8, 5-8). Il seme costituisce una concentrazione dell'essenza vitale, contiene in s� la pianta intera ed ha, registrate nel suo DNA, tutte le sue varie funzioni; quando cresce, la pianta pu� perfino sollevare terriccio e pietre, o anche capovolgere muri ed edifici interi.

Ma perch� queste forze rinchiuse nel seme si mettano in atto, perch� esso dia i suoi frutti e divenga un fattore nella continuit� della sua specie, � necessario che sia immesso nella terra che pu� accoglierlo a fini utili, la "buona" terra. Il seme rinchiuso in un boccale o in un deposito, non pu� manifestare tali qualit�. Cos� la Parola di Dio ha qualit� simili a quelle del seme. "Viva, efficace e pi� tagliente di ogni spada a doppio taglio vivo" (Eb 4, 12), ha il potere di inoltrarsi ovunque, ad arrivare "al punto di divisione dell�anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla" (Eb 4, 12). Anche esso � condensazione di essenza vitale, sicch� la parola di Dio � anche "spirito e vita" (Gv 6, 63). Ma affinch� la parola di Dio diventi fautrice di creazione, di vita nuova, di risurrezione e forza d'immortalit�, deve essere piantata e deve prendere radice nell'Uomo. Senza la partecipazione umana, la parola di Dio non ha la possibilit� di manifestare i suoi tratti, non pu� manifestare le qualit� di vita e di salvezza che sono in essa.

La parola di Dio ha potere ad essere dinamica e di certo lo �. Se � vero che "dalla parola del Signore furono fatti i cieli" (Sal 32, 6) e che "al Suo cenno, nessuno ha mai resistito", cos� Egli avrebbe potuto, come fece con il creato inanimato, imporre la Sua volont� direttamente sugli uomini. Per� in tal modo avrebbe neutralizzato il loro libero arbitrio, cosa impossibile, dato che fu Egli stesso a creare l'Uomo libero, "ad imaginem Suam". Cos� la parola � dinamica, ma non elimina la volont� di colui a chi � indirizzata.

Di conseguenza, alla base della necessit� dell'interazione con l'uomo e tenendo conto della chiarificazione qui sopra espressa, possiamo adesso esaminare gli effetti principali della Parola di Dio sui cuori degli uomini ed il suo ruolo nella vita dei cristiani.

1. La Parola di Dio risponde, in primo luogo, alle domande metafisiche degli uomini e rende visibile la loro meta finale. Studiando le problematiche che hanno occupato l'intelletto umano, dall'antichit� ai nostri giorni, constatiamo che, nonostante il progresso tecnologico e scientifico dell'umanit�, le domande alle quali si sforzarono di dar risposta Socrate, Platone ed Aristotele, sono ancora presenti nell'Uomo moderno. Da dove veniamo e dove andiamo, perch� il dolore e la morte, perch� la guerra e l'irraggiungibilit� della pace, come liberarsi dalla colpa ed dal peccato, ecc. Nessun sistema filosofico ha mai potuto dare una risposta convincente a tali domande. Solo la parola rivelatrice di Dio pu� dirci che l'Uomo "proviene da Dio ed a Dio va", spiegare che la morte � stata introdotta al mondo "affinch� il Male non diventi eterno" e che il dolore, nelle mani di Dio, diventa spesso strumento di salvezza.

La Parola di Dio possiede inoltre una chiara relazione con la pace nel mondo, per la quale ci siamo riuniti in questo luogo a pregare, e ne definisce i vari livelli. Nelle Sante Scritture si fanno molti riferimenti ad essa, soprattutto alla pace interiore, ma anche a quella sociale. Si chiamano beati e figli di Dio, i fautori di pace (Mt 5, 9), � raccomandato ai cristiani di far pace con tutti gli uomini (Rm 12, 8), Dio � chiamato "Dio della Pace" ed il Messia, "Principe della Pace". La parola "pace" � utilizzata come benedizione e saluto. La pace di Dio viene data agli uomini come dono perfetto: "Vi do la mia Pace. Non come la d� il mondo, io la do a voi" (Gv 14, 27). La nascita di Ges� � annunciata come fonte di pace sulla nostra terra, e gli angeli a Betlemme intonano "Gloria in excelsis Deo et pax in Terram�" (Lc 2, 14).

Il Verbo di Dio � la verit�, "la tua Parola � verit�" (Gv 17, 17) dice Ges� al Padre. In un'altra circostanza Ges� comanda "Conoscerete la verit� e la verit� vi render� liberi" (Gv 8, 32). La verit� libera da preconcetti, obblighi, superstizioni e d� risposte chiare ai problemi fondamentali della vita.

2. La Parola di Dio, poi, coltiva l'uomo interno, spegne le passioni, eleva l'Uomo al disopra della miseria e della vita quotidiana. Lo sviluppo tecnologico e scientifico migliora la superficie della vita nelle societ�. La parola di Dio tocca il invece fondo e non la superficie dell'Uomo, lo libera e lo sviluppa da individuo a persona, da non-valore a valore. Sua meta � la trasformazione della vita e non il miglioramento del comportamento esterno. "Dovete rinascere dall� alto" (Gv 3, 7), dice Ges�, "se uno rinasce dall�alto, non pu� vedere il Regno di Dio" (Gv 3, 3). La rinascita dell'Uomo presuppone l'accettazione della Parola di Dio, che, a sua volta, mira alla sua salvezza.

� stata la parola di Dio a convertire un esattore di imposte, Matteo ed a farne un evangelista, liberandolo dai vincoli del lucro facile ed illecito. La stessa parola di Dio ha trasformato Saul da persecutore, nel grande Paolo.

Nella Vita di Sant'Antonio � scritto come il giovane Antonio, passando davanti ad una chiesa, ud� la parola del Vangelo "se vuoi essere perfetto, va�, vendi quello che possiedi� , poi vieni e seguimi!" (Mt 19, 21) e ne rimase talmente colpito, da seguire tale comandamento alla lettera, fino a divenire l'Asceta del deserto.

Non sono stati soltanto gli apostoli, incantati dalle parole divine a dire: "Signore, da chi andremmo? Tu solo hai parole di vita eterna" (Gv 6, 68). Lo stesso fanno i fedeli di ogni tempo e luogo. La parola di Dio spinge l'Uomo in un anelito verso Cieli e non verso le cose terrene.

Il modo nel quale la Parola di Dio ha effetto su ognuno di noi � diverso, anche in funzione della nostra disposizione all'interazione ad essa. Un'omelia pu� cos� condurre qualcuno al pentimento e al cambiamento di vita repentino e non avere alcun significato su qualcun altro. Uno adopera il telescopio per vedere le galassie lontane, un altro, che non ha l'istruzione necessaria, in esso vede soltanto un'articolazione di lenti e specchi. Lo stesso vale della Parola di Dio: tramite Essa, uno ascolta parlare il Signore, un altro non sente che una serie di parole e frasi. L'uno vede tramite il mezzo, l'altro vede il solo mezzo.

3. La parola di Dio, come una barriera sacra, protegge i cristiani dall'eresia, giacch� gli eretici errano �non conoscendo n� le Scritture n� la potenza di Dio" (Mt 22, 29). E questo � naturale, sicch� la parola di Dio rivela la verit� su Dio agli uomini e definisce i limiti entro i quali pu� muoversi chi lo ricerca. L'omelia, che offre ai Cristiani la Parola del Signore non costituisce lo sviluppo ideologico di qualche verit�, e non � neanche una motivazione al miglioramento morale. La parola di Dio deve venir proposta semplicemente, in modo schietto, "non per� con un discorso sapiente, perch� non venga resa vana la croce di Cristo" (I Cor 1, 17).

Il predicatore, nella Chiesa Ortodossa, non compie un introduzione alla Scrittura, ma si limita ad una semplice interpretazione di Essa. Non propone parole, frutti del suo proprio intelletto, ma serve la parola rivelata da Ges�. "Non � padre della Parola", dice Giovanni Crisostomo, "ma Suo servitore. Non ha dato lui nascita, a quel che viene detto, ma funge da servitore alla Parola" (Omelie 26, 322). Per questo il predicatore deve sempre tenere conto delle specificit� del suo auditorio, il loro livello, la loro et�, le loro necessit�. Nella Pentecoste, "ciascuno li sentiva parlare la propria lingua " (At 2, 6 ). E Paolo, che si fece "tutto a tutti" (I Cor 9, 22) propone sia la forma attrattiva che la specificit� della parola: "il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno" (Col 4, 6).

Nella Chiesa Ortodossa la Parola di Dio non � considerata separabile dalla fede in Ges� Cristo, ne viene messa in pratica al di l� dalla Sua persona. Ci sono certo molte religioni ed altri sistemi, che richiedono e propongono le opere buone e chiamano all'azione sociale, ma tutto ci� non � per s� sufficiente per raggiungere la salvezza.

4. Infine, la Parola di Dio nutre in verit� l'esistenza morale dei Cristiani. Ges� stesso nel deserto risponde a Satana "non di solo pane vivr� l�uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4, 4). Non a caso, in ogni Liturgia viene letto un brano del Vangelo o degli scritti degli Apostoli, selezionato dalla Chiesa in base a criteri specifici, e vengono in seguito interpretati. Cos�, al il Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, si congiunge il Sacramento della Parola divina. Il Corpo ed il Sangue di Cristo nutrono i fedeli e reggono la Chiesa, ma anche la Parola di Dio, ascoltata ed interpretata, contribuisce al fiorire dello Spirito dei cristiani.

La discesa di Ges� sulla Terra, ha diviso gli uomini secondo la loro attitudine nei Suoi riguardi. Alcuni Lo hanno accettato ed altri Lo hanno rifiutato. Certi Lo hanno tollerato e certi Lo hanno ridicolizzato. Altri lo perseguitarono e vi furono infine quelli che Lo crocifissero. La stessa separazione di attitudini, al riguardo di Ges�, vige anche per quel che riguarda la Parola di Dio. Qualcuno la nega: Paolo e Barnaba, rivolgendosi ai Giudei, dicono in modo cos� significativo " era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio, ma poich� la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani" (At 13, 46). Altri La accettano come i Tessalonicesi, dei quali Paolo scrive "avete ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l�avete accolta non quale parola di uomini, ma, come � veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete" (I Tes 2, 13). Altri la accolgono in loro stessi per salvarsi, come viene fatto dire dal angelo della Chiesa di Filadelfia "� hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome" (Ap 3, 8). Alti La glorificano, come scritto negli Atti degli Apostoli a proposito dei gentili di Pisidia �Nell�udir ci�, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio" (At 13, 48). Presso certi la Parola di Dio si � innestata, causando il "buon mutamento", come constata Giovanni Evangelista "Ho scritto a voi, giovani, perch� siete forti e la Parola di Dio abita in voi e avete vinto il malvagio" (I Gv 2, 14). Ci sono ancora fedeli, che per amore della Parola divina hanno patito, come dice l'Evangelista di s� stesso, che "per la Parola di Dio e per la testimonianza di Ges� Cristo" (At 1, 9), si ritrov� esiliato a Patmos. Infine per� saranno loro a vincere. "E loro lo vinsero (Satana) per il sangue del Agnello e per la Parola della loro testimonianza".

� dunque in questo modo che si svolge, fra le pieghe della storia, il rapporto dei Cristiani con la Parola di Dio. Essa ha un potere enorme. Pu� muovere massi che coprono le anime, a causare sismi interni, promuovendo cos� ad "altra vita". � necessaria per� la collaborazione dell'Uomo. La Parola � rivolta e parla ad ogni uomo, ma si aspetta una risposta da ognuno di noi. Il nostro destino nell'eternit� dipende da questa nostra risposta.

Vi ringrazio di avermi ascoltato con tanta cortesia e tanta pazienza.