Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

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Comunit� di Sant'Egidio

23/10/2007 - 09:30 - Sala Italia - Castel dell�Ovo
PANEL 29 -La civilt� del convivere

Sami Michael
Scrittore, Presidente del " Association of Civil Rights in Israel", Israele

Gerusalemme

In tempi di rapidi cambiamenti dei valori sociali e morali, le tradizioni hanno un ruolo relativo. In quanto laico, aspirando alle libert� personali, non ho mai rifiutato la necessit� di un credo religioso. La natura non esiste senza un equilibrio e ci� vale anche per la societ� umana.

Ma credo anche che le religioni debbano adottare principi di libert�, cio�: uno � libero di esercitare la propria fede fino a che non infrange il diritto degli altri di esercitare la loro personale versione di credo. Qualsiasi fede che rifiuti altre forme di credo non � solo pericolosa per gli altri, ma indebolisce anche la sua legittimit�.

Gerusalemme � Citt� Santa per ebrei, cristiani e musulmani. Negli ultimi cento anni questa citt� � stata teatro di violenti scontri tra religioni che predicano l�amore e la devozione allo stesso Dio, ma diffondono l�odio gli uni verso gli altri. Il Medio Oriente, terra natale dei tre grandi profeti delle pi� umane dottrine, � diventata il campo di morte per centinaia di milioni di uomini che si suppone abbiano adottato queste stesse dottrine. Dal Sudan fino alla Turchia, dall�Iran al mar Mediterraneo, Musulmani � Sciiti e Sunniti � Ebrei e Cristiani pregano lo stesso Creatore pur versando liberamente il sangue di altri creati a Sua immagine. Milioni hanno perso la vita nel fuoco non sacro, molti di pi� sono fuggiti da questa zona tormentata.

Israele, e in particolare la citt� di Gerusalemme, si trova proprio nel cuore di questo vulcano religioso, che attualmente va verso un processo di radicalizzazione che nessuno sa dove porter�. Le lotte nazionali, etniche, politiche e sociali hanno la tendenza a trasformarsi in uno scontro interreligioso. Poich� il fuoco colpisce le case di chi prega dall�India al Pakistan al nord dell�Iraq, i simboli religiosi accrescono il desiderio di vendetta. Gerusalemme, considerata un luogo divino da musulmani, ebrei e cristiani, � anche un ambito simbolo nazionale per due popoli: israeliani e palestinesi. Ciascuna parte � profondamente decisa a collocare la propria amministrazione civile � l�emblema della sovranit� � all�interno delle mura della Citt� Santa.

Al primissimo stadio del suo sviluppo, l�Islam illuminato ha riconosciuto i pericoli di questo atteggiamento. Subito dopo la morte del profeta Maometto, il centro del governo civile dell�impero arabo fu trasferito dalla Citt� Santa della Mecca ad un luogo molto remoto agli estremi confini dell�impero, cio� Damasco. Pi� tardi fu trasferito di nuovo a Bagdad ugualmente lontano dalla citt� natale del Profeta. Questa ingegnosa manovra pose le basi per il fiorire di uno straordinario ambiente multiculturale. In due secoli queste citt� divennero le pi� sviluppate e le pi� avanzate del mondo.

Bagdad aliment� un�atmosfera di tolleranza e coabitazione che ha fatto crescere una fantastica civilt�. Le vie del commercio raggiunsero tutti gli angoli del vecchio mondo e scienza, arte e letteratura fiorirono. Musulmani, cristiani ed ebrei presero parte a tutto ci� in questa regione in forte espansione. La stessa regione che oggi � conosciuta per la sua brutalit� e intolleranza era allora un solido ponte di pace tra l�Europa e lo�Estremo Oriente. In quei giorni nessuno promuoveva l�idea che una citt� destinata ad essere un centro governativo doveva anche essere una citt� santa. Al contrario, in quella favolosa epoca di sviluppo umano l�Islam si avviava a diventare una religione ricca di scienziati, interpreti e grandi scuole filosofiche che traevano spunto da tutti i maggiori successi culturali delle altre civilt� e li integravano nella loro propria cultura.

Entrambe le parti del conflitto israelo-palestinese hanno ignorato questa lezione storica. Nello scontro si � fatto ricorso ad ogni elemento materiale e spirituale e persino alla religione. Infatti il conflitto sta acquistando rapidamente un valore religioso. I coloni ebrei che si sono stabiliti nelle zone occupate sono per la maggior parte persone religiose. La forza dominante nelle strade palestinesi � fatta di organizzazioni militanti religiose che quotidianamente radicalizzano le loro posizioni fino a permettere l�uccisione dei loro figli, figuriamoci dei figli del nemico.

Potr� mai diventare Gerusalemme in queste condizioni un modello di coabitazione e coesistenza? Le attuali circostanze scherniscono la linea ufficiale israeliana secondo la quale Gerusalemme � una citt� unita. Non lo �. Un alto muro di sospetto e ostilit� divide la Gerusalemme israeliana orientale da quella occupata palestinese occidentale. La citt� lacerata riflette la storia del conflitto: esplosioni violente, reciproca esasperazione, una calma apparente per qualche anno e poi di nuovo una guerra a oltranza.

La situazione diventa ancora pi� grave a causa degli interessi di outsiders che traggono beneficio dalla presenza di una �guerra controllata�. Il Medio Oriente oggi � un lucroso consumatore di costosi prodotti dell�industria pesante controllata dalle grandi superpotenze. Il conflitto israelo-palestinese presta il fianco anche a regimi locali instabili che trovano conveniente avere i propri sudditi preoccupati per lo scontro armato vicino casa piuttosto che per i loro problemi locali. I gruppi radicali islamici traggono la legittimit� per le loro passioni militaresche da questa �Guerra Santa�.

Gerusalemme, citt� dei profeti che predicavano la pace, la giustizia e l�amore vicendevole, � diventata vittima di una lotta senza compromessi e paga un alto prezzo per questo dubbio onore. Gerusalemme oggi � la citt� pi� povera tra tutte le citt� israeliane. Sembra che la straordinario boom economico e culturale che la societ� israeliana sta attualmente sperimentando, l�abbia lasciata indietro. Problemi di alloggio, bassi salari e un�atmosfera politica virulenta convincono gruppi moderati della classe media ad abbandonare la capitale e a trasferirsi a Tel Aviv o in altre aree residenziali pi� tranquille e a distanza di sicurezza. La combinazione disorientante di estremismo religioso e aspirazioni nazionali ha danneggiato la vita religiosa cos� come un buon sistema di governo.

Gerusalemme � condannata? Ha perso ogni possibilit� di diventare un giorno una citt� di pace e coabitazione? Non necessariamente. A circa 150 chilometri da Gerusalemme un�altra citt� israeliana ha una popolazione ugualmente mista: ebrei, musulmani e cristiani, nuovi immigrati, vecchi residenti, ebrei che vengono dall�Oriente ed ebrei che vengono dall�Occidente. Il nome di questa citt� � Haifa. Una citt� inusuale in tutto il Medio Oriente. Non ci sono muri che circondano il quartiere arabo. Al contrario ogni giorno e in particolare nei week end esso � un punto centrale per decine di migliaia di ebrei che da tutto Israele desiderano essere testimoni il miracolo della coabitazione tra ebrei e arabi. I muri del quartiere arabo fanno da sfondo a mostre d�arte permanenti di artisti di ogni tipo, quadri e sculture degli stili pi� diversi. Lungo le strade e i viali poesie di scrittori arabi ed ebrei sono esposte in grandi strutture. Alcuni viali sono dedicati ad autori e pensatori sia arabi che ebrei. Non c�� paura di ricevere una coltellata nella schiena o di un attentato terroristico. Gli ebrei si spostano in questo quartiere, gli arabi vanno verso quartieri ebrei.

Famosi dottori arabi curano pazienti ebrei negli ospedali. I corni delle sinagoghe non suonano mai aggressivi. Il richiamo del muezzin e le campane della chiesa sono dolci e amichevoli. Abbiamo certamente avuto omicidi in questa citt� perpetrati da terroristi che venivano da altri posti, ma in questi episodi il sangue innocente degli arabi � cristiani e musulmani � era sempre mescolato al sangue delle vittime ebree.

Al piano sotto il mio appartamento vivono degli studenti arabi. Tutte le strade sono un misto; i bambini giocano insieme negli stessi cortili. In questa atmosfera di coesistenza gli ebrei non sono meno ebrei e i musulmani sono sempre musulmani e i cristiani non hanno paura di mostrare la croce sul loro petto. Questo modello di pace � durevole, era gi� stato provato in tempi difficili inclusa l�ultima guerra libanese, quando i missili mortali hezbollah erano puntati contro di noi tutti i giorni. Quando la casa di un arabo veniva colpita, gli ebrei si affrettavano ad offrire aiuto e sostegno e lo stesso facevano gli arabi quando i vicini ebrei venivano colpiti. Tutte le religioni in questa citt� meravigliosa hanno un solo comune nemico: la guerra. Gli abitanti di Haifa condividono una visione di pace e serenit� per tutti.

Finch� Haifa esister�, ed � l� da molti secoli, c�� speranza per la plurimillenaria citt� di Gerusalemme tuttora contesa.