Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

Oded Wiener - Direttore Generale del Gran Rabbinato, Israele

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Comunit� di Sant'Egidio

22/10/2007 - 09:30 - Sala Galatea, Stazione Marittima
PANEL 2 - Religioni in dialogo per un mondo senza violenza

Oded Wiener
Direttore Generale del Gran Rabbinato, Israele

Con il permesso dei miei eminenti colleghi, sono molto felice ed onorato di partecipare, in qualit� di Direttore generale del Rabbinato Capo di Israele � ufficialmente la suprema autorit� religiosa e spirituale degli ebrei in Terra santa � a questa importante conferenza, che con la sua stessa esistenza esprime il desiderio che noi tutti condividiamo di usare il dialogo per realizzare un mondo buono, nobile e migliore, nel quale lo spirito abbia la parte principale � e la violenza, l�aggressione e la forza non abbiano parte.

Abbiamo avuto il privilegio di partecipare a molte conferenze organizzate dalla Comunit� di Sant�Egidio e non vi sono dubbi circa il loro significativo contributo alla consapevolezza e alla comprensione tra le religioni e al progresso della pace mondiale, attraverso un dialogo fecondo e incontri personali faccia a faccia tra i leaders delle varie religioni.

Prego che questo riavvicinamento riesca a portare riconciliazione e maggior comprensione e che un dialogo, in grado di superare le differenze e di creare legami, sostituir� il conflitto e una lunga lotta sanguinosa.

Questa conferenza ha luogo poco dopo le festivit� di Sukkot , una delle tre principali feste ebraiche. In passato, quando il Beit Hamikdash, il Tempio � che fu il centro dell�attivit� spirituale del popolo ebraico � esisteva a Gerusalemme, 70 manzi venivano sacrificati durante I sette giorni di Sukkot. I nostri sapienti ci insegnavano che i 70 manzi rappresentano le 70 nazioni del mondo. Nello Zohar si dice che lo scopo del loro sacrificio era di invocare misericordia per tutte le nazioni.

Un�altra pratica osservata nel Tempio durante Sukkot era la cerimonia della libagione dell�acqua, durante la quale l�acqua veniva versata sull�altare, come segno della richiesta, all�inizio della stagione della pioggia, che non vi fosse scarsit� di acqua, che � la fonte dell�esistenza della vita. Secondo lo Zohar, la libagione dell�acqua veniva compiuta anche per chiedere acqua per tutte le nazioni del mondo, ciascuna nel proprio paese e nella propria terra.

Vediamo quindi che nella festa di Sukkot, che nelle fonti ebraiche � chiamata �il tempo della nostra gioia�e nel luogo pi� sacro per il popolo ebraico, i riti principali venivano compiuti per beneficiare tutte le nazioni del mondo. Questo � pi� che un simbolo della visione ebraica mondiale rispetto al bisogno di solidariet� e fraternit� tra le nazioni.

Il desiderio di beneficiare ogni persona, dovunque possa essere, � un motivo ricorrente nelle fonti ebraiche. Il Tempio, che � il pi� importante simbolo del popolo ebraico, non era chiuso ai non ebrei. Al contrario, quando il Tempio venne dedicato da re Salomone, egli preg� il Creatore chiedendo: �In pi�, riguardo allo straniero, che non appartiene al Tuo popolo Israele, se viene da un paese lontano �.a pregare in questo tempio, Tu ascolta dal cielo, luogo della Tua dimora, e soddisfa tutte le richieste dello straniero e tutti i popoli della terra conoscano il Tuo nome e ti temano� (2 Cronache, 6)

Queste parole esprimono da sole il desiderio profondo di condividere il bene e l�abbondanza del Tempio con altre nazioni che non appartengono al popolo di Israele. Il profeta conferma che in futuro il Tempio servir� tutte le nazioni, quando dice: �Perch� la Mia casa sar� chiamata una casa di preghiera per tutte le nazioni�.

Prima e oltre il desiderio di un mondo migliore senza violenza, c�� un denominatore comune che unifica tutti noi che siamo riuniti qui, ed � la fede in un unico Dio e la conoscenza che un uomo non � una creatura autonoma, illimitata, non soggetta a vincoli e critiche. Niente affatto.

Noi credenti sappiamo che non � una coincidenza che l�uomo sia nato nella forma che conosciamo. L�uomo � stato creato � a immagine di Dio� come la Bibbia lo descrive all�inizio della creazione. �E Dio disse: Facciamo l�uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza� e subito dopo: �E Dio cre� l�uomo a propria immagine, a immagine di Dio lo cre� Quale significato � nascosto nell�idea che l�uomo fu creato �a immagine di Dio�? Significa che noi possiamo vedere in ogni persona una qualche somiglianza con il Creatore.

Nella Mishna e nel trattato Gemara, Sanhedrin ci insegna molte verit� in proposito: �L�uomo fu creato come individuo singolo per insegnarci che chiunque distrugge una sola vita � come se distruggesse il mondo intero; e che chiunque salva una sola vita � come se salvasse il mondo intero�, dal momento che il mondo intero e il suo contenuto sono stati creati da Adamo, che era un uomo solo.

�E anche a motivo della pace tra gli esseri umani, cos� che nessuno possa dire ad un altro, �Mio padre era pi� grande del tuo� � dal momento che tutti discendono da Adamo�.

�Un solo uomo fu creato per mostrare la grandezza di Dio, poich� un uomo stampa molte monete da una unica matrice, e sono tutte uguali, ma il Re dei Re ha stampato ogni uomo con la matrice di Adamo e tuttavia nessuno � uguale all�altro. Come differiscono i loro volti, cos� differiscono le loro opinioni � e tutti sono stati fatti dal Creatore e sono suoi figli�.

L�umanit� con i suoi alti e bassi e i contrasti � solo la storia dell�umanit�, che venne creata a somiglianza di Dio. La descrizione dell�origine dell�umanit� � volta a rendere ciascuno consapevole del proprio valore, di qualcuno creato a immagine di Dio, cosicch� preservi e curi tale valore. Non dimentichiamo che l�uomo pu� innalzarsi pi� degli angeli o essere pi� malvagio del demonio, e che la scelta dipende da lui.

Queste cose sono di estrema importanza e implicano per l�uomo l�obbligo di comportarsi come un essere umano in modo da rendere onore all�immagine e allo spirito di Dio che � in lui e all�immagine e allo Spirito di Dio che � nel suo prossimo. Qualsiasi sia la sua religione e le sue opinioni, qualsiasi sia la sua nazionalit�, l�uomo � innanzitutto un essere umano e deve trattare i propri simili di conseguenza.

Il desiderio di fondo di ogni persona dovrebbe essere di seguire il sentiero di bont� e misericordia tracciato da Dio. L�uso della violenza e l�aggressivit� da parte di un credente sono in chiaro e assoluto contrasto con i sentieri di Dio e minano le basi della fede stessa nel nome della quale si ricorre alla violenza.

Una delle ragioni principali di violenza nel nostro mondo � il tentativo di costringere gli altri ad adottare i nostri credi ed opinioni con mezzi brutali, con la forza fisica. Senza un impegno spirituale e senza il desiderio di accettare un credo e una religione, non � possibile alcuna adorazione di Dio. Se il cuore, l�anima e i sentimenti di una persona non accettano la fede e la religione, non ha senso forzarla ad accettare qualcosa in cui non crede liberamente.

Dio non ama che si forzi alcuno alla fede in Lui. Egli si aspetta che l�uomo osservi la realt� che lo circonda e cos� facendo si risvegli e arrivi ad una conoscenza intima dell�esistenza di Dio. E� l�unico modo.

Tutti i credenti devono energicamente evitare qualsiasi tipo di costrizione religiosa che possa portare alla violenza e anche ad atti di estrema crudelt�.

Inoltre, il compito dei credenti, e in particolare dei leader religiosi, che dovrebbero essere la bussola e la coscienza del mondo, � di criticare l�ingiustizia e di condannarla. Essi non devono lasciare i leader politici e i capi di stato ai loro propri mezzi e permettere loro di lasciarsi andare all�apatia. Essi devono perseguire e portare davanti alla giustizia i terroristi che in nome di Dio o della religione uccidono persone innocenti e sconvolgono l�ordine divino universale. Solo una risposta dura, immediata e inequivocabile impedir� a queste persone di portare a termine i loro progetti.

Coloro che sono a favore del dialogo e della pace rispondono positivamente ad ogni idea, opinione od emozione senza arroganza e senza negare l�altro. Essi vedono il bene e il lato positivo in ogni persona, nazione, gruppo etnico.

C�� un bellissimo saggio dell�ultimo Rabbino Kook, il fondatore del Rabbinato Capo di Israele, sul tema della pace. L�idea centrale � che, come la bellezza della melodia in un coro o in un�orchestra non viene da voci identiche, ma da voci diverse e varie che si congiungono in armonia � allo stesso modo la verit� e la pace universali saranno costruite a partire da diversi pensieri e prospettive, da opinioni e metodi differenti, che hanno tutti il loro posto e la loro importanza nell�armonia della vita. E� l�unione delle forze, dei contrasti e degli opposti che arricchisce la pace di nuove energie, bellezza e perfezione.

Alla luce della mancanza di conoscenza e dell�ignoranza circa i valori, le tradizioni e la religione dell�altro, che, come abbiamo detto, sono spesso la causa della violenza - i leader religiosi devono chiedersi in che modo essi possono incoraggiare il dialogo, educare, insegnare, influenzare, ravvicinare i popoli e ottenere risultati concreti in questi ambiti. L�enfasi va posta sul quadro religioso ed educativo formale � e soprattutto informale � sul quale i leader religiosi hanno grande influenza.

E� molto importante ricordare che il ravvicinamento � la fiaccola che dobbiamo portare con orgoglio e senza paura. Non � un segreto che da ogni lato vi siano forti resistenze al riavvicinamento e al dialogo tra leader religiosi e spirituali, colleghi ed amici, e che in casi estremi questo tentativo viene accompagnato da minacce o tentativi di boicottare e di allontanare dal campo e di ridurre il consenso. Come possiamo condannare questi fenomeni e affrontarli?

I leader religiosi e il loro punto di vista sono di importanza unica e influenzano con forza il mosaico inter-religioso. In molti casi abbiamo visto che dove i politici e gli uomini di stato hanno fallito, i leader religiosi sono invece riusciti ad infiammare o a calmare i diversi gruppi. Se c�� un grave pericolo nel rafforzamento del fondamentalismo questo � il pericolo di essere trascinati in una guerra religiosa il cui termine non pu� essere previsto.

L�oscurit� e la violenza non possono essere scacciate con i bastoni, e certamente non con i coltelli o le pallottole. Una piccola luce allontana una grande tenebra! La luce della fede e la luce di una azione positiva da parte dei leader religiosi, quale esempio personale vivente e dignitoso, servir� a cacciare l�oscurit� e il male del mondo. Se il messaggio al mondo che emerge oggi da qui � il bisogno vitale di dialogo e mutua comprensione, esso avr� un valore eccezionale.

E se riusciremo in questo, seppur in misura limitata, avremo giustificato la nostra riunione qui come gruppo e lo scopo della nostra esistenza come persone che agiscono nel nome di Dio.

Se ricorderemo che �siamo tutti figli di un uomo� e se �ciascuno aiuter� il suo prossimo e sosterr� suo fratello�, allora in futuro la profezia di Sofonia (3,9) sar� realizzata: �Allora dar� ai popoli un labbro puro perch� invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo�. Allora, �forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzer� pi� la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno pi� nell�arte della guerra � (Isaia, 2,4).