Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo Comunità di Sant'Egidio - Napoli 2007 - Per un mondo senza violenza - Religioni e Culture in dialogo
 

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Comunit� di Sant'Egidio

22/10/2007 - 16:30 - Auditorium - Hotel Royal Continental
PANEL 8 - Europa e Africa: c�� un futuro comune?

El Hadj Omar Bongo Ondimba
Presidente della Repubblica del Gabon

Onorevoli Rappresentanti delle Religioni Mondiali,

Eminenze,

Eccellenze,

Signore e Signori,

sono felice del grande onore che mi � fatto, di riconfermare il mio sostegno incondizionato e quello del mio paese alle iniziative della Comunit� di Sant�Egidio e al Professor Andrea Riccardi. Il suo instancabile impegno ci permette infatti ogni anno di constatare i progressi realizzati nel lavoro per una cultura della pace nel mondo.

Cos�, a partire dal primo incontro della Giornata Mondiale di preghiera per la pace, nel 1986 sotto gli auspici di Papa Giovanni Paolo II, l�idea e le manifestazioni al servizio di questa visione profetica di pace hanno continuato a crescere.

Questo cammino � stato fortemente ripreso da Papa Benedetto XVI che nel suo messaggio all�incontro del settembre 2006, sottolineava: �L�iniziativa promossa vent�anni fa da Giovanni Paolo II assume il carattere di una profezia�

Nell�esprimere la mia deferente stima a Papa Benedetto XVI, tengo a ricordare la mia adesione permanente al principio fondatore di queste assise, ovvero: �lanciare la sfida della riconciliazione nella diversit� e la convivenza, nell�accettazione dell�altro.

La costruzione della pace � possibile solo nell�accettazione del dialogo e della tolleranza. Questa tolleranza di cui Victor Hugo diceva che � �appannaggio dell�umanit��, lungi dall�essere un segno di debolezza, � un�arma possente nelle mani degli uomini di buona volont�.

E� per questo che, di fronte alle guerre etniche e razziali, di fronte all�esistenza del terrorismo internazionale e della criminalit� transfrontaliera, penso che non ci sia altra scelta che raddoppiare gli sforzi perch� le aspirazioni a vivere in un mondo senza violenza animino tutti i nostri propositi. Un mondo nel quale il dialogo delle religioni e il dialogo delle culture devono imporsi come segni distintivi imprescindibili per la concordia e la pace.

Il dialogo e la tolleranza sono valori fondamentali in Gabon, paese laico dove coabitano numerose religioni, ciascuna contrassegnata dalla propria cultura. Ho voluto condividere questa pratica costante del dialogo con paesi fratelli e amici particolarmente nella risoluzione di un certo numero di conflitti come in Tchad, nella Repubblica Centrafricana, in Angola, nel Congo Brazzaville, in Costa d�Avorio, in Sudan, senza dimenticare altre mediazioni in diverse occasioni nel mondo.

La saggezza orientale non dice forse che: �Quando dei fratelli si comprendono bene, l�argilla si trasforma in oro�!

E� in virt� di �questa passione di costruire un�Africa nella pace permanente� che mi felicito dell�onore che la Comunit� di Sant�Egidio ogni volta mi rinnova associandomi alla costruzione di un �mondo migliore�, un mondo senza violenza.

Vorrei allora congratularmi, felicitarmi, per il costante impegno della Comunit� di Sant�Egidio nella ricerca di soluzioni alle numerose crisi e a numerosi conflitti nel mondo. Azione da ossequiare in modo particolare nelle crisi del Libano nel 1982, dell�Albania nel 1987, del Mozambico nel 1992, dell�Algeria nel 1995 e del Congo nel 1999.

Inoltre, dal 1998, la Comunit� di Sant�Egidio � al centro di una petizione per una moratoria universale della pena di morte, in collaborazione con Amnesty International e �M2000�, un�organizzazione americana per i diritti dell�uomo.

Signore e Signori,

per quanto riguarda la pena di morte, il mio paese d� la sua piena adesione alla lotta condotta dalla Comunit� di Sant�Egidio.

Il Gabon, che � uno dei paesi firmatari della Dichiarazione contro la pena di morte inizialmente presentata dall�Unione Europea, � gi� co-autore del nostro progetto di abolizione della pena di morte.

E il nostro auspicio � quello di cooperare con tutti a questa iniziativa, particolarmente nel quadro delle consultazioni che si terranno in vista dell�adesione di un pi� gran numero di Stati, particolarmente africani.

Infatti, il governo della Repubblica del Gabon ha appena preso la decisione di abolire la pena di morte sul proprio territorio, dopo averla sospesa vent�anni fa. Il Gabon riafferma il suo impegno nell�esercizio della pace grazie al rispetto dei Diritti dell�Uomo, e bisogna riconoscere che fra questi il diritto alla vita � un diritto fondamentale.

Preciso che prima di arrivare alla decisione di abolire la pena di morte, noi abbiamo cominciato con la sospensione de facto delle esecuzioni, gi� vent�anni fa.

Come voi sapete, la questione della pena di morte non � ancora oggetto di un largo consenso fra gli Stati membri delle Nazioni Unite. Gli approcci a questo importante problema variano da una regione all�altra, da un paese all�altro.

Davanti a questa complessit�, mi sembra ragionevole mettere ancor pi� l�accento sul dialogo e la concertazione in vista di un ampliamento del livello di consenso. Per questo � necessaria una grande mobilitazione perch� diverse regioni o paesi del mondo siano coinvolti nell�iniziativa della Comunit� di Sant�Egidio per l�abolizione della pena di morte.

E tenuto conto dell�importanza del lavoro da fare, il mio paese pensa che � opportuno, per il momento, insistere sulla necessit�, per i nostri Stati, di adottare una moratoria contro la pena di morte.

Prima di finire, permettete che la delegazione gabonese esprima la sua viva gratitudine alla Comunit� di Sant�Egidio per l�invito a queste riunioni di Napoli. Napoli, magnifica regione dell�Italia, vero simbolo della coesistenza di tradizioni religiose che convivono le une accanto alle altre e �dialogano� in permanenza.

Sull�esempio del Presidente Houphouet Boigny che diceva: � la pace non � una semplice parola, ma un comportamento, aggiungo da parte mia che la pace � tutta una filosofia, un modo di vivere, un dovere che hanno i figli di un paese, i cittadini del mondo, di costruire insieme il loro futuro.

In nome del popolo gabonese, formulo l�auspicio che questi incontri segnino un avanzamento significativo nella costruzione di un mondo senza violenza, �un mondo di dialogo dove ci si sforza di essere pienamente umani perch� non ci sia pi� posto per il male�.

Vi ringrazio.