Abbasso il grigio!

opere di artisti disabili in mostra

 

bambini

 

bambini nel mondo | il mondo dei bambini

Roma 10-18 novembre 2007 ore 10-19


La mostra di pittura “Abbasso il grigio!” 2007 è un viaggio nel mondo dei bambini alla ricerca dei bambini nel mondo, da cui emerge, anche, un ritratto, dai colori vivaci, dei disabili.

 

C’è un filo rosso che, pur attraversando le vite spesso complesse dei bambini e delle persone con disabilità, parla di una vita felice perché amata ed accompagnata. “Essere disabili è una fortuna perché le persone come me hanno trovato delle persone che vogliono bene alle persone disabili … Poi, cosa significa disabile? Significa amico, amica. Cioè essere considerate persone normali”.

 


Haleigh Poutre
Daniela Boi

Lo dice Daniela Parisini facendosi interprete di un sentimento condiviso tra Gli Amici. Molti, infatti, hanno saputo fare della loro disabilità una chance anziché una condanna o un limite invalicabile. E il loro rapporto con l’arte li aiuta in questa direzione: confrontarsi con la pittura li ha spinti a superarsi e a intraprendere imprevedibili esperienze di amicizia, di vita interiore, di apertura al mondo, di creatività.

 

Tutto comincia dai primi rapporti di amicizia che alcuni giovani della Comunità di Sant’Egidio creano con le persone disabili conosciute nel vecchio rione di Trastevere e negli anonimi quartieri della periferia di Roma.  Da questa amicizia nascono le Scuole di Pittura, che sono divenute nel tempo, attraverso la conoscenza e il contatto con l’arte moderna e contemporanea, arricchite dalla presa diretta con le opere nei musei,  una vera  e propria accademia, e una palestra di relazioni umane e culturali. Negli anni  questo lavoro ha condotto a comprendere sempre più la ricchezza interiore di persone a volte impossibilitate anche alla comunicazione verbale e che  attraverso canali alternativi e la pittura stessa, hanno svelato un pensiero profondo e articolato. La Scuola diventa Laboratorio.


Abbasso il grigio!
Yaguine e Fodè
Opera collettiva

In  questo “percorso di educazione creativa” si colloca l’edizione 2007 di “Abbasso il grigio!” nella quale vengono esposte opere - pitture, sculture, installazioni … – di artisti disabili, che a Roma ed in altre città italiane hanno lavorato in questi ultimi due anni sul tema dei bambini,. Sono coinvolti nell’iniziativa altri Centri ed Associazioni operanti nel campo della disabilità.  

 

Le opere esposte rappresentano il mondo dei bambini in un puzzle multicolore e complesso (ce n’è uno di tre metri per tre che ricorda i giochi dei piccoli e la gioia di esprimersi attraverso l’arte) attraverso spunti e tematiche variegate. Sono state un’occasione per far riemergere i ricordi del proprio passato – la vita in istituto, la difficile integrazione scolastica, ma anche i ricordi dolci dell’infanzia – o per indagare sulla condizione dei bambini nel mondo, da quelli “ invisibili” di tanti paesi africani, perché non iscritti all’anagrafe, a quelli malati di AIDS che Gli Amici sostengono attraverso la vendita dei quadri, ai tanti che lavorano in Asia ed alte parti del mondo. E poi le favole, i sogni, il gioco, le paure e le speranze di tutti i bambini.

 

Abbasso il grigio!
Quando Carlo mi ha tirata fuori
dal barile all’asilo di Torrenova
Laura Carta

Una varietà di sentimenti e situazioni da cui emergono  anche delle storie, come quella di Haleigh Poutre, bambina in coma profondo che Daniela Boi ha raccontato attraverso le sue tele intitolate Risveglio. O quella di Yaguine e Fodè i due adolescenti della Guinea Conakry morti nel carrello dell’aeroplano nel quale si erano nascosti per venire in Europa. Alla loro tragica vicenda ed alla lettera che hanno scritto ai “governanti dell’Europa” sono dedicate due opere di grandi dimensioni. O ancora quella di Lili e Sasha, i due giovani rom morti nel rogo della baracca in cui vivevano, che Massimiliano Pantini ha voluto ricordare.

 

L’infanzia è vista anche attraverso il prisma dei ricordi personali, come in “Quando Carlo mi ha tirata fuori dal barile all’asilo di Torrenova” di Laura Carta o in "PierodaBambino" di Piero Biancardi.

Quelli de Gli Amici sono occhi che vedono il mondo a colori anche quando è segnato dalla difficoltà e dalle lacrime, pur senza per questo nasconderle o evitarle: è il caso di “Lacrime blu” di Giulio Graziani, Alessandro D’Amico e Giovanni Mura. Molte sono  le opere che affrontano temi delicati come la guerra combattuta e subita dai bambini. In Gulu di Annamaria Cordone, la storia di Pollicino è il brogliaccio per raccontare il dramma dei bambini costretti alla fuga per evitare i rapimenti della Lord Resistence Army: al problema dei bambini soldato sono dedicati molti altri dipinti.

 

Abbasso il grigio!
Pollicino a Gulu
Annamaria Cordone

Alcuni artisti affrontano il  tema religioso e descrivono Gesù ed il suo incontro con i piccoli. “Lasciate che i bambini vengano a me” è il titolo di più di un dipinto. È forse un’eco dell’esperienza ventennale di catechesi de Gli Amici raccolta nei due volumi Il Vangelo per tutti e Gesù per amico. Ed è proprio l’esperienza di Gesù come il più caro amico, colui che non rifiuta mai l’incontro con la fragilità di ognuno che – così traspare dall’esposizione – accomuna i piccoli e i deboli. È una debolezza che Gli Amici hanno imparato a non temere, ma a considerare un’opportunità per esprimere il meglio di sé – anche da un punto di vista artistico – a dispetto di tanti luoghi comuni.

 

Tra i messaggi che Gli Amici intendono comunicare c’è ne è uno in particolare: non aver paura della debolezza, la propria e quella degli altri, perché per loro “felicità è la debolezza amata”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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