Alcuni dati e
qualche riflessione
Gli Zingari
in Europa e in Italia
La Comunità di Sant'Egidio e gli zingari
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Roma (3 luglio): Conferenza stampa
IL CASO ZINGARI E IL PROBLEMA IMPRONTE DIGITALI
Napoli (6 giugno): Conferenza per la presentazione de "Il caso zingari" nell'Auditorium Arcivescovile
Andrea Riccardi incontra le famiglie del campo zingari di Ciampino, alla periferia di Roma
Roma (28 maggio): Conferenza per la presentazione de "Il caso zingari"
Genova (22 maggio): Presentazione del libro "Il caso zingari" presso il Teatro della Gioventù
Milano (5 maggio): Presentazione del libro "Il caso zingari" presso la Fondazione G.Lazzati
Video
da SKY TG24 del 28 maggio
 
La Comunità di Sant'Egidio e gli zingari

Un'amicizia che viene da lontano

Le attività della Comunità di Sant’Egidio con gli Zingari in Italia iniziano nel 1982 a Roma attraverso l’incontro con alcune centinaia di persone Rom Khorakené provenienti dalla diverse Repubbliche della Jugoslavia e accampatisi nella periferia est della città. I primi interventi, tutti svolti da volontari non retribuiti si sono rivolti ai bambini: corsi di alfabetizzazione pomeridiani e inserimento scolastico nelle scuole statali. Contemporaneamente è cresciuta la conoscenza e la fiducia con gli adulti. In quel periodo iniziano anche i primi interventi di “mediazione” con i gagé (i “non rom”) residenti (il quartiere era molto degradato e la presenza del campo aveva creato forti tensioni). Da allora la conoscenza e l’amicizia con gli Zingari è cresciuta.

In Italia e in Europa

Essendo la Comunità di Sant’Egidio presente in diverse città italiane ed europee, le sue attività con gli zingari non si sono limitate a Roma. Con gli anni interventi di diversa natura sono nati e continuano anche a Genova, Novara, Firenze, Napoli, Milano, come a Barcellona, Madrid, Wurzburg, Anversa.

L'amicizia al quotidiano: imparare a vivere insieme

• Le “Scuole della Pace”. Due o tre volte alla settimana diversi gruppi di minori (tra i trenta e i quaranta) rom e/o Sinti per ogni campo in cui è presente la Comunità di Sant’Egidio, partecipano insieme a minori non rom alle “Scuole della Pace”. Si tratta di centri posti nei quartieri vicino agli insediamenti dove i volontari organizzano momenti di educazione all’incontro interculturale, all’amicizia, alla pace, al rispetto dei “diversi” (disabili e anziani), al rispetto dell’ambiente. Ogni pomeriggio ci sono momenti dedicati al gioco, alla merenda, allo studio e all’approfondimento di alcune tematiche legate ai diritti dei minori. I risultati di queste attività sono esposti in due grandi manifestazioni cittadine svolte in due momenti dell’anno.

• I volontari della Comunità di Sant’Egidio si recano più volte alla settimana presso i campi e/o gli insediamenti dove vivono i Rom e i Sinti, per andarli a trovare o per motivi legati a particolari necessità (visite mediche, problemi con le istituzioni, ecc.)

Il centro "Genti di Pace"

Una volta a settimana, il venerdì, è aperto a Roma in Via Anicia, 7 il “Centro Genti di Pace”, esclusivamente rivolto ai Rom e ai Sinti. Si tratta di un centro di prima accoglienza dove si possono ottenere a titolo gratuito diversi servizi:
1. visita medica
2. doccia
3. pacco alimentare
4. vestiti
5. consulenza legale
6. orientamento amministrativo
7. domiciliazione per la residenza o la richiesta di asilo politico

Per la sua natura (è un centro di “prima accoglienza”, ma ha anche servizi rivolti a chi è più inserito nel contesto sociale), al centro si rivolgono ogni settimana oltre 150 Rom di origine e presenza in Italia molto diversificata. In questi anni sono venuti oltre 7 mila rom. Il Centro è divenuto un osservatorio privilegiato per ciò che riguarda i nuovi arrivi (in questi anni abbiamo registrato oltre 5000 rom giunti dalla Romania).

Il Carcere

Una volta a settimana i volontari della Comunità si recano in uno dei Penitenziari di Roma (Regina Coeli, Rebibbia o Casal del Marmo) per visitare le detenute o i detenuti Rom e/o Sinte. Spesso infatti la carenza di documenti non permette ai familiari di visitare i propri congiunti detenuti.

I giovani solidali

Una volta a settimana un gruppo di adolescenti Rom e/o Sinti appartenente a una delle Scuole della Pace svolge attività di volontariato recandosi presso Istituti di degenza dove vivono anziani per organizzare feste, merende e andarli a trovare.

L'amicizia è anche partecipazione

• Partecipazione presso i campi dei Rom e/o i Sinti alle feste e ricorrenze fisse e ai momenti di gioia o dolore “non codificabili” (matrimoni, nascite, funerali, malattie)
• Assemblee con adulti Rom e/o Sinti per spiegare novità legislative, pratiche amministrative, politiche sociali
• Assemblee pubbliche nei quartieri di residenza dei Rom e/o Sinti con la popolazione gagè residente
• Feste pubbliche nei quartieri per permettere l’incontro e lo scambio interculturale
• Due grandi manifestazioni cittadine coinvolgono i bambini e gli adolescenti Rom e/o Sinti che partecipano alle Scuole della Pace: la prima è “Il Rigiocattolo”, la seconda è “La festa della Primavera”:

1. Il Rigiocattolo è il nome dell'iniziativa di vendita di giocattoli usati che il movimento del Paese dell'Arcobaleno (che raccoglie tra gli altri i giovani delle “Scuole della Pace”) organizza nelle città in cui è presente, per sostenere progetti di solidarietà in Africa e in altre parti del mondo. Il principio è semplice: non tutto ciò che non si usa più è da buttare, basta un semplice ritocco e un vecchio giocattolo o un mozzicone di candela possono essere riciclati. Il ricavato delle vendite viene utilizzato per finanziare attività di solidarietà in favore dei bambini dei paesi più poveri.

2. La “Festa della Primavera” è una manifestazione pubblica che si svolge verso la fine dell’anno scolastico e raccoglie i lavori svolti durante l’anno dalle Scuole della Pace. Ogni anno alla manifestazione è assegnato un tema legato ai diritti dei minori. Alla manifestazione prendono parte, tra gli altri, molte scuole pubbliche abitualmente frequentate dai bambini Rom e/o Sinti. Titoli delle ultime manifestazioni sono stati: “Viva la Pace!”, “Europa e Africa”, “La scuola è bella”, “I colori dell’amicizia”, “Io ho un sogno...andare a scuola”, “La parola ai bambini”.

La tutela dei diritti

Nelle sue attività con i Rom e i Sinti e nell’amicizia pluriennale consolidatasi con molti di loro, i volontari della Comunità di Sant’Egidio si sono trovati più volte a sostenere – in diverso modo e a diverso titolo - i diritti dei singoli o dei gruppi Rom e/o Sinti dinanzi a differenti istituzioni:
• Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
• Tribunale Ordinario di Roma
• T.A.R. del Lazio
• Ministero dell’Interno
• Questura di Roma – Ufficio Immigrazione
• Ministero della Pubblica Istruzione
• Ministero del Lavoro
• Ministero dell’Interno
• Ministero della Solidarietà Sociale
• Ministero della Sanità
• Uffici Comunali (Ufficio Speciale Immigrazione, Ufficio Anagrafe, Ufficio Cittadinanza, Uffici Municipali)
• Ospedali e Asl

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