Marcia della Pace
Giornata Mondiale della Pace
La pace è possibile, la guerra non è inevitabile
Le marce della Pace in Italia:
Roma, Firenze, Napoli, Milano, Genova, Novara, Avellino, Alessandria, Terni, Messina, Padova, Torino, Bari, Parma, Lucca, Catania, Palermo
La Comunità di Sant’Egidio, a Roma e in tante città dell’Italia e del mondo, con la Marcia della Pace ricorda tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra fonte di sofferenza per tanti popoli e "madre" di tutte le povertà e la fine del terrorismo e sperano nell'unità e nella pace della famiglia umana. Cristiani e credenti di tutte le religioni, uomini e donne di buona volontà, sono invitati ad unirsi per manifestare che la pace è possibile e che la guerra non è inevitabile.
In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 2010 la Comunità di Sant'Egidio, insieme ad altre Associazioni, Movimenti e Comunità, vuole far giungere il suo sostegno alle parole del Papa e alla sua sollecitudine per la pace nel mondo, ancora tanto diviso e segnato da guerre, ingiustizie, povertà e violenze.
Il 1° gennaio, giorno tradizionalmente dedicato alla pace, sarà accompagnato nel 2010 dal messaggio del papa Benedetto XVI: “Se vuoi coltivare la Pace, custodisci il creato".
In tal senso la marcia vedrà sfilare assieme anche i partecipanti della Marcia L’Aquila 2009 con Pax Christi, la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la Caritas Italiana.
Fu papa Paolo VI nel 1968, durante la guerra in Vietnam, che scrisse il primo Messaggio per la Pace, che così si apriva: “… sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa, all'inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire…”. Sono 43 anni da allora, che la Chiesa cattolica celebra il 1 gennaio come giornata Mondiale della Pace: l’insistenza è segno che i cristiani mai possono rassegnarsi ad accettare la guerra come soluzione ai conflitti e sempre vogliono essere operatori di pace.
La Comunità di Sant’Egidio, che inizia proprio nel 1968, in questi 43 anni ha lavorato come ha potuto per la pace, nel dialogo con tutti, che ha portato alla pacificazione in situazioni di guerra; nell’incontro con uomini e donne di fedi diverse, sempre nell’orizzonte della pace; nel lavoro quotidiano per costruire ovunque società della pace e della convivenza, a partire dai più poveri.
Da otto anni Sant’Egidio, sostenendo il Messaggio del papa, inizia l’anno con il passo della pace, gridando: “Pace in tutte le Terre” attraverso le oltre 600 manifestazioni del 1 gennaio che si svolgeranno in tutto il mondo.
A Roma l’appuntamento è il 1 gennaio alle ore 11.00 in Largo Giovanni XXIII (inizio di Via della Conciliazione), da cui partirà la Marcia della pace che raggiungerà Piazza San Pietro per ascoltare il Messaggio di Benedetto XVI. Ci uniamo alle parole del papa: “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”, per rispondere con urgenza alla grave questione del rispetto dell’ambiente, così profondamente legata al bene comune della pace.In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 2010 la Comunità di Sant'Egidio, insieme ad altre Associazioni, Movimenti e Comunità, vuole far giungere il suo sostegno alle parole del Papa e alla sua sollecitudine per la pace nel mondo, ancora tanto diviso e segnato da guerre, ingiustizie, povertà e violenze.
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