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27 Giugno 2011

Barcellona P.G. (Italia) - Una festa all'Ospedale Psichiatrico Giudiziario


 
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Barcellona P.G. (Italia) - Una festa all'Ospedale Psichiatrico giudiziario
27 giugno 2011

Barcellona P.G. (Pozzo di Gotto) è uno dei più grossi centri del Messinese, in Sicilia.

Alle porte della città sorge un Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG), che ospita attualmente 380 persone, tra cui molti giovani dai 20 ai 40 anni.

E' una struttura grande, moderna, che in passato godeva dell'opera di diverse cooperative che si alternavano per offrire un sostegno ai pazienti. Ma i "tagli" colpiscono anche qui. Oggi l'OPG è completamente abbandonato a se stesso ed il personale è carico di lavoro.

Molti dei "pazienti" sono malati psichici che, per vicende diverse, vivevano per la strada. Rimangono ricoverati - spiegano gli addetti alla struttura  - perchè non ci sono alternative, ma potrebbero, se ci fossero i mezzi, accedere a percorsi di riabilitazione e di reintegrazione sociale.

All'inizio di giugno, più di 200 di loro hanno potuto prendere parte alla festa e al rinfresco organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio. Un pomeriggio accompagnato da canzoni popolari e cibi tradizionali.

Per l’occasione un gruppo di donne anziane della Comunità di Sant’Egidio di Messina avevano preparato dei dolci tradizionali, che hanno donato con un affettuoso biglietto. Un dono graditissimo, un vero successo!

Tanto che, al termine della festa, uno degli ospiti ha voluto dedicare una poesia per ringraziare sia le anziane che gli altri della Comunità di Sant’Egidio che avevano animato il pomeriggio. “Erano circa le 16.30 del pomeriggio quando sono arrivate le nostre stelle del mattino”, le parole iniziali della poesia.

Al termine di questo pomeriggio gioioso e dolente, la luce del tramonto illuminava volti stanchi e provati, trasfigurati dall’amore semplice di chi - senza tanti messi, ma con la forza dell'amicizia - ha superato i muri di diffidenza e paura ed ha varcato quella soglia che nessuno oltrepassa, lasciando ai margini della città (anche fisicamente) un piccolo popolo di quasi quattrocento persone che chiedono di cambiare vita, di poter lavorare o anche solo di uscire per una passeggiata.


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