Uomini e donne, tra loro anche bambini, rifugiati, fuggiti dall’orrore della guerra e dalla povertà, stanno arrivando in questi giorni a Treviso. Molti sono ora ospiti in strutture delle parrocchie o altre strutture religiose.
La Comunità di Sant'Egidio con i Giovani per la Pace di Treviso ha iniziato a visitali regolarmente, a sostenerli in un percorso di integrazione, promovendo momenti di incontro e di festa di questi "nuovi europei" con i trevigiani, e anche di preghiera, come quella per la pace che Sant'Egidio organizza tutti i mesi nella chiesa di Santa Lucia.
E' così che i Giovani per la Pace hanno scelto di festeggiare la Festa della Liberazione del 25 aprile proprio con i rifugiati: a loro si sono uniti molti studenti liceali che, dopo aver ascoltato le storie di chi era stato costretto a lasciare la propria terra, hanno chiesto di partecipare. Living Together is possible, vivere insieme è possibile, è il nome che i giovani hanno voluto dare a questa festa che si è svolta nel salone del Seminario Vescovile di Treviso. Una festa che, come hanno detto molti dei liceali presenti, è solo inizio di una nuova storia di amicizia. |