Un ciclo di conferenze sul Pranzo di Natale, sul suo significato, sul suo messaggio, ha interessato la settimana scorsa cinque università tanzaniane, la UDom a Dodoma, la Sokoine a Morogoro, la SAUT a Mwanza, la Ardhi e il Mabibo hostel a Dar es Salaam.
In ogni ateneo la Comunità ha presentato i differenti pranzi di Natale svoltisi nel paese (undici gli scorsi 25 e 26 dicembre) come un’immagine della presenza di Sant’Egidio in una città, come la figura di una più vasta alleanza tra gli umili e i poveri.
Le conferenze hanno coinvolto in totale qualche centinaio di giovani ed hanno rivelato la domanda religiosa, di senso e di profondità, che alberga nel cuore di tanti studenti.
Attraverso le domande e le osservazioni che si sono susseguite al termine del discorso introduttivo si potevano cogliere tanto l’insoddisfazione per un orizzonte appiattito sul materialismo, quanto il desiderio di un cambiamento, di un rinnovamento, esistenziale e sociale.
Nella caotica e problematica Dar es Salaam - con i suoi perenni ingorghi e con una settimana lavorativa che va spesso dal lunedì alla domenica, con poco tempo per pensare - come pure nel vissuto a volte incerto e difficile delle altre città tanzaniane, tanti giovani hanno detto di essere attratti dalla proposta evangelica di Sant’Egidio, dalla capacità di coinvolgimento di un Vangelo del servizio e della gratuità che si pone in alternativa rispetto a una prospettiva che si fa destino e che vede gli studenti, non appena laureati, inghiottiti in un contesto frenetico e per certi versi disumanizzante.
Le foto del Pranzo di Natale 2011 a Dar es Salaam (Tanzania) >> |