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13 Aprile 2012 | BEIRA, MOZAMBICO

Una preghiera per porre fine alla pratica dei linciaggi

A Beira più di 500 persone chiedono pace e riconciliazione per la città

 
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La chiesa gremita da più di 500 personeSi è svolta ieri a Beira, nella parrocchia del quartiere di Munhava, una Preghiera per la Pace e la Riconciliazione – per porre fine ai linciaggi e ad ogni tipo di violenza, alla presenza del Vescovo (Amministratore Apostolico della città), Mons. João Carlos Nunes, e di circa 500 perone.

Nella città di Beira i linciaggi sono, purtroppo, molto frequenti: è sufficiente che si cominci a gridare “al ladro, al ladro!” indicando qualcuno, perché questi venga preso dalla popolazione, legato avvolto in copertoni e bruciato. La gente intorno, spesso bambini e giovani, nel frattempo grida: “brucialo, brucialo!”. Molte volte si usa questo sistema per vendicarsi di qualcuno e molti di quelli vengono bruciati non hanno commesso alcun furto.

La lettura dell'appello di pace e riconciliazione promosso dalla Comunità di Sant'EgidioL’ultimo linciaggio è avvenuto il primo aprile, domenica delle Palme. Miguel, un giovane di circa 30 anni, senza aver commesso alcun crimine, è stato indicato come ladro e subito circondato dalla folla. Ha tentato di barattare la sua salvezza offrendo il cellulare e quei pochi spiccioli che aveva in tasca, ma inutilmente.

È stato picchiato fino a perdere i sensi e poi trasportato in un luogo del quartiere, dove “normalemnte” i supposti ladri vengono eseguiti, dove è stato bruciato.

La Comunità di Sant’Egidio di Beira è rimasta scioccata da questo barbaro evento, proprio all’inizio della Settimana Santa, e non ha potuto fare a meno di reagire, accostandolo alla Passione di Gesú, prima condannando il linciaggio con un comunicato stampa, poi con la convocazione di una preghiera pubblica.

Vengono bruciate nel bracere le richieste di perdono per le complicità con gli atti di violenzaDurante la preghiera, forti sono state le parole di condanna verso gli atti di violenza e i linciaggi. Il Vescovo, Mons. João Carlos, dopo aver ringraziato la Comunità di Sant’Egidio per aver convocato la preghiera, nell’omelia ha chiaramente affermato che chi assiste ad un linciaggio, anche senza far niente, commette peccato e non è degno di accostarsi all’eucaristia. Per questo ha chiesto ai presenti di scrivere su un foglietto una richiesta di perdono per le occasioni in cui si è stati complici o indifferenti di fronte ai linciaggi o alla violenza.

Ognuno ha poi gettato in un braciere la propria richiesta, bruciandola in segno di purificazione. Il Vescovo ha poi ricordato le parole di Mons. Romero, quando dall’altare chiedeva che smettessero le violenze e le morti, per dire che quel basta va ripetuto per fermare i linciaggi. Anche la Comunità, nel suo intervento, ha ricordato il Basta! di Gesú durante il suo arresto, per fermare le spade, per dire basta alla violenza dei linciaggi. La Comunità ha, poi, paragonato il luogo del Un momento di commozione durante l'abbraccio di pacequartiere di Munhava, dove già 4 persone sono state linciate e bruciate, ad un nuovo Golgota e ha proposto di piantare in quel luogo una croce, per ricordare coloro che lì sono morti e per evitare che altri vi siano linciati e bruciati. Al termine della preghiera è stato firmato un appello che chiede la fine della pratica barbara dei linciaggi.

Gli abitanti del quartiere che hanno partecipato alla preghiera, hanno ringraziato la Comunità, perché finalmente Munhava non sarà più citata solo per i linciaggi, ma anche per un evento bello e significativo come la Preghiera per la pace e la riconciliazione che si era appena svolta.

 

 

Anche il Vescovo Nunes firma l'appello di pace


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