In questi ultimi giorni la stagione delle piogge nell’area del lago Turkana, nel nord del Kenya, 800 km da Nairobi, ha portato sollievo alle popolazioni colpite da oltre due anni di intensa siccità. Pur non essendo ancora risolto il problema degli approvvigionamenti alimentari dei villaggi è stato possibile avviare la fase B del progetto che la Comunità di Sant’Egidio sta realizzando dalla scorsa estate in quest’area semi desertica.
Essa consiste nella realizzazione di alcuni progetti strutturali che possano facilitare la vita ai numerosi villaggi dove abitano le popolazioni di etnia Turkana e Samburu.
Grazie ai fondi raccolti sono stati equipaggiati, nella località di Loiyangalani, 7 centri di alfabetizzazione serale per giovani pastori che, a causa del loro lavoro, non possono frequentare le scuole statali. Le risorse della Comunità di Sant’Egidio, oltre che per il rinnovo o la creazione di strutture, saranno utilizzate anche per il pagamento degli stipendi dei maestri per due anni.
La risposta della popolazione è stata eccezionale e le classi sono state riempite da adulti e bambini che, venuti a sapere della nuova iniziativa, hanno voluto immediatamente iscriversi.
Ma l’intervento della Comunità di Sant'Egidio non si ferma qui. Il programma dei prossimi mesi prevede lo scavo di un pozzo di acqua potabile a South Horr, 80 km a sud del Lago Turkana, cui potranno attingere circa 6.000 persone; l’equipaggiamento di una pompa per un pozzo nel villaggio di Baragoi (150 km a sud del lago Turkana); da giugno l’inizio della realizzazione di un altro pozzo in East Pokot –altra zona colpita dalla siccità- a 300 km a nord di Nairobi.
Tutte queste iniziative avranno luogo in collaborazione con i padri missionari della Consolata presenti sul posto e la diocesi cattolica di Nakuru.
Molto presto comincerà anche lo studio di fattibilità di un progetto per la purificazione delle acque del Lago Turkana con l’obiettivo di costruire un sistema di irrigazione che possa ridare vita all’agricoltura locale e rendere la popolazione autonoma dall’incertezza della pioggia.
Quest’ultimo progetto verrebbe realizzato anche con fondi raccolti da alcune associazioni che fanno riferimento a Confagricoltura. Naturalmente, data la grave situazione alimentare delle popolazioni, sono in programma, nelle prossime settimane, altri invii di soccorsi in diverse località della zona sempre curati dalle Comunità di Sant’Egidio del Kenya.
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