Giovedì 25 aprile i soci del circolo nautico di Prà hanno invitato a pranzo alcune famiglie rom, che vivono in roulotte e baracche a poche centinaia di metri. Con loro anche alcune persone in difficoltà e un gruppo di disabili mentali. Una grande tavolata resa possibile dalla collaborazione tra il circolo nautico, le associazioni “Il Pontile” e “Rilanciamo Genova” e la Comunità di Sant’Egidio. «Viviamo così vicini eppure non ci conosciamo», ha detto il responsabile delle attività sociali dell’ associazione “Il pontile”.
«Oggi è l’occasione per far incontrare mondi separati. Per conoscersi. Quando si parla di queste baracche si parla sempre di degrado, ma non è così, ci conosciamo da anni e tra noi è nata una grande amicizia. Stare insieme alla stessa tavola ci rende non solo più vicini ma più umani, più attenti ai bisogni e ai problemi degli altri» ha detto Giordano Pupo della Comunità di Sant’ Egidio.
Le abitazioni dei rom, da tempo presenti nel quartiere ma sempre considerati un problema e il motivo di dure proteste, sono sorte in questi mesi nelle vicinanze del circolo nautico, luogo sede di attività sportive ma i cui soci sono impegnati anche in iniziative di volontariato e solidarietà. L’idea, questa volta, è stata quella di incontrasi e conoscersi meglio, per vincere i pregiudizi e dar vita a un’amichevole e quotidiana convivenza.
«Vorremmo solo essere considerati gente normale – ha detto Cosmin - e oggi siamo felici». |