Cari amici, ecco una nuova bella e grande occasione per essere insieme qui a Sarajevo!
Vi ringrazio del profondo del mio cuore. Vi ringrazio a nome degli uomini e delle donne della Comunità di Sant’Egidio che sono venuti a Sarajevo lo scorso settembre. A nome loro vi dico grazie. Grazie per la vostra calorosa accoglienza, grazie per la solidarietà e la simpatia, grazie per l’amicizia!
Grazie al Cantone di Sarajevo e al suo Presidente, per aver voluto concedermi l’onore di questo importante riconoscimento: la cittadinanza onoraria di questa meravigliosa città. Sì, la meravigliosa città di Sarajevo, che ho amato fin da giovane, per il suo alto valore evocativo e per la sua eloquente bellezza. Sarajevo è simbolo di quanto sia bello e sia motivo di gioia l’essere insieme tra diversi! La guerra non ha vinto, non è riuscita a dividere! Lo abbiamo vissuto intensamente nei giorni dello scorso settembre. Il lavoro e l’impegno di tanti ha realizzato quell’incontro indimenticabile: “Living Together is the Future!”
Il riconoscimento di oggi non è per la mia persona, ma è rivolto a tutta la Comunità di Sant’Egidio e a tutti coloro che, musulmani, ebrei, cristiani, uomini e donne della società civile e delle istituzioni, hanno lavorato insieme perché quel sogno si potesse realizzare.
Questa è la vera importanza di quest’alto riconoscimento.
Nel nostro mondo, dove spesso conta solo la legge dell’economia, del mercato, della potenza del più forte verso il più debole, voi avete avuto il coraggio di “dare cittadinanza” ai principi dell’umanità, della democrazia, della tolleranza e della solidarietà verso chi è diverso… Questo il significato di questa cittadinanza onoraria.
Dare cittadinanza significa riconoscere il “valore dell’altro”. Questo è Sarajevo, questa è l’Europa: dare cittadinanza all’altro, a chi è diverso. Dare cittadinanza è dire: “…tu sei uno di noi anche se sei diverso da noi…ma sei uno di noi!”. Riconoscere il valore dell’altro, dare cittadinanza all’altro, questa è la forza dell’Europa.
Grazie per l’onore di quest’alto riconoscimento europeo.
Oggi mi sento, ci sentiamo ancora di più con voi. Con voi vogliamo camminiamo verso il futuro di Sarajevo, della Bosnia-Erzegovina e dell’Europa. Perché il futuro è vivere insieme.
Grazie.
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