Grande festa ieri all’Esquilino dove più di 1400 persone di tutte le nazionalità si sono date appuntamento la mattina al Teatro Brancaccio e il pomeriggio nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele per celebrare il 30° anniversario della Scuola di Lingua e Cultura Italiana della Comunità di Sant’Egidio.
Nuovi studenti, insegnanti e amici di lunga data che hanno frequentato i corsi nei primi anni di vita della scuola, hanno celebrato insieme una storia di 30 anni di studio, di integrazione e di amicizia. Non solo una scuola di lingua, ma una vera e propria “scuola di amore”, come ha detto il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi a una platea gremita.
Alcuni studenti sono intervenuti, chi raccontando le difficoltà incontrate all’arrivo in Italia e la gratitudine per l’accoglienza ricevuta, chi spiegando come grazie alla scuola non solo è stato possibile integrarsi, ma anche dare un valore aggiunto alla propria presenza in Italia, aiutando insieme a Sant’Egidio chi è più in difficoltà. Tutti hanno testimoniato la gioia di aver trovato proprio nella scuola una nuova famiglia, l’amicizia con italiani e persone di paesi, culture e religioni diverse.
E’ la cultura del convivere, tanto cruciale per il futuro del nostro paese, vissuta e testimoniata da Sant’Egidio insieme agli studenti della scuola di italiano: “Abbiamo il compito di costruire l’Italia di domani, la civiltà del vivere insieme. Voi siete l’avanguardia di questa Italia di domani” ha detto Andrea Riccardi.
Ed è proprio l’immagine del futuro del nostro paese che tanti hanno visto ieri in Piazza Vittorio, dove centinaia di persone, giovani e anziani, italiani e gente di tutte le nazionalità hanno fatto festa insieme con canti e balli.
Durante la festa sono anche stati consegnati i diplomi di lingua a tutti gli studenti.
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