(corrispondenza da Elena Sibani, Anna Maria Doro, Mario Pecori, Anna Marchei)
L'estate è fitta di iniziative e di appuntamenti in Albania: i racconti della manifestazione "Viva la Pace" a Tirana, della Scuola della Pace con i bambini zingari a Lezhe, delle giornate di amicizia con i malati dell'ospedale psichiatrico
"Rroftë Paqja!": la manifestazione "Viva la Pace" a Tirana
Il 21 luglio, più di 3000 persone sono intervenute, in una piazza del centro di Tirana, alla manifestazione pubblica della Comunita' di Sant'Egidio, "Rroftë Paqja!" ("W la Pace!"), un concerto di voci, musiche e balli sul tema della pace.
Con grande partecipazione, in tanti hanno ascoltato gli interventi degli adolescenti delle Scuole della Pace sulla povertà, la guerra nel mondo e sul dramma dei bambini-soldato.
Un clima di affetto e simpatia ha accolto questo incontro festoso, che ha visto protagonisti i bambini e gli adolescenti delle Scuole della Pace, i quali hanno animato la manifestazione con i loro balli e le loro testimonianze .
Scuola della Pace nel quartiere zingaro di Lezhe
Il quartiere zingaro di Lezhe è un susseguirsi di baracche di legno e di case di fortuna, alcune piuttosto fatiscenti.
I bambini sono tanti e quasi nessuno di loro va a scuola. La maggior parte lavora raccogliendo lattine di alluminio per strada e rivendendole a 100 lek al chilo, (meno di un euro).
La proposta della Scuola della Pace è stata accolta con entusiasmo. Per i bambini che hanno seguito con regolarità le nostre lezioni, fare gli esercizi, anche i più ripetitivi, è stata una festa. In poche settimane quasi tutti hanno imparato a scrivere il proprio nome, a contare almeno fino a 20, a distinguere i colori, ad orientarsi nel tempo e nello spazio e molti di loro cominceranno, il prossimo ottobre, ad andare a scuola.
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Giornate di amicizia nell'ospedale psichiatrico di Tirana
L'estate è diventata, da qualche anno, un periodo particolarmente gioioso per i malati dell'ospedale psichiatrico di Tirana. Questo è il tempo dell'amicizia. Siamo in tanti ad arrivare da diversi paesi europei per trascorrere le vacanze con loro.
Le loro domande di affetto e amicizia ci aprono il cuore e ci fanno superare le difficoltà di lingua e di comunicazione.
Tra noi si è creato un linguaggio particolare, fatto di gesti e di piccole attenzioni, a cui i nostri amici rispondono con tenerezza.
La mattina ci dedichiamo alla cura personale di ciascuno, li aiutiamo a indossare i vestiti, provvediamo alla rasatura, al manicure, al pedicure, alle medicazioni.
Poi usciamo insieme per prendere una bibita al bar, oppure si leggono i giornali, si gioca a domino, si ascolta musica. Il pomeriggio, sono frequenti visite e gite, ogni giorno con una meta diversa.
Ci rallegra vedere la gioia nei loro volti e ascoltarli ripetere: "Tu sei mio amico".
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