Domenica 22 giugno, nella Chiesa di S. Pietro Martire di Napoli, dove la Comunità di Sant’Egidio si riunisce ogni giorno per pregare e celebrare la liturgia, si è svolta la preghiera “Morire di speranza”, in memoria di tutti coloro che, cercando di fuggire alla guerra o alla miseria, hanno trovato la morte nel viaggio verso l’Europa.
Oltre 200 persone hanno affollato la chiesa. Tra di essi ucraini e russi, peruviani, colombiani, filippini, cingalesi e tanti africani. Seduti ai primi posti alcuni nigeriani, giunti da pochi giorni in Italia e sfuggiti miracolosamente ad una strage perpetrata da boko haram. Con profonda commozione, i bigliettini sono stati riempiti con i nomi di quanti hanno perso la vita, spesso inghiottiti dalle acque del Mediterraneo.
Una lunga e silenziosa processione ha accompagnato la lunga lettura dei nomi dei tanti, soprattutto donne e bambini, hanno perso la vita nei viaggi della speranza. Tutti, italiani e migranti, hanno voluto accendere una candela dinanzi all’altare e al volto del Signore Gesù, perché il ricordo di chi è stato vittima dell’inaccoglienza non si spenga nel cuore di ognuno.
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