Il 31 ottobre e 1 novembre si è tenuta a Tirana la Settima Conferenza Nazionale dell'Associazione dei Pediatri Albanesi.
In questa occasione la Comunità di Sant'Egidio ha presentato i risultati del primo anno del programma: " Promozione della salute e della crescita del bambino albanese: un modello di intervento in un paese in transizione."
Il progetto, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana, avviato nel 2002, ha già raggiunto più di 3000 bambini del centro e del nord del paese.
Obiettivo del progetto è individuare i bambini che si trovano in una situazione di fragilità - principalmente per carenze nutrizionali dovute alle difficili situazioni socio-economiche, o a particolari patologie - e realizzare un programma di intervento che comprende l'integrazione nutrizionale, le cure mediche, la riabilitazione psico-motoria.
Le aree di maggior intervento sono le zone di montagna, come Puke e Burrel o l'area rurale di Lezha. Ma recentemente il programma è stato avviato anche nell'ospedale di Peshkopje, alla periferia di Tirana, dove sono ricoverati moltissimi bambini malnutriti.
La realizzazione del progetto è possibile grazie alla riabilitazione di una rete di ambulatori, di cui si è fatta carico la Comunità di Sant'Egidio.
Il 29 ottobre è stato inaugurato un nuovo ambulatorio, il quindicesimo, nella città di Scutari, nel nord dell'Albania.
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