«Secondo la tradizione giuridica rabbinica, un atto ripetuto 3 volte diventa chazaqà, consuetudine fissa», così ha detto il rabbino Di Segni nel tempio di Roma. Alludeva alla terza visita di un Papa alla sinagoga, quella di Francesco: «Il segno concreto di una nuova era dopo tutto quanto è successo nel passato». Ormai la visita è un passaggio decisivo per i Papi, segno dell'«imprescindibile legame» tra Chiesa e ebrei (per usare le parole di Francesco). Davvero un'era nuova.
Gli ebrei romani, per secoli, sono stati costretti all'umiliazione durante il corteo del Papa neoeletto verso il Laterano. Oggi invece la Chiesa li cerca come fratelli che conosce da vicino.
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Andrea Riccardi
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