| 10 Září 2012 |
A Sarajevo in nome della pace |
A vent'anni dall'inizio della Guerra per l'indipendenza della Bosnia, la Comunità di Sant'Egidio ha riunito cristiani, ebrei e musulmani per fermare guerre e conflitti |
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Cristiani, ebrei e musulmani (croati, serbi e bosniaci) intorno allo stesso tavolo per impegnare le proprie comunità nella costruzione della pace. L'occasione è l'incontro internazionale "Religioni e culture in dialogo", organizzato da domenica 9 a martedì 11 settembre dalla Comunità di Sant'Egidio a Sarajevo, città simbolo di incroci diversi. In pratica si tratta del più grande appuntamento mondiale dell'anno sotto il segno del dialogo. A vent'anni dal conflitto per l'indipendenza della Bosnia dalla Jugoslavia, cominciato il 6 aprile 1992, la speranza è “avere un'Europa senza guerre dove la fede non venga strumentalizzata dalla politica e dall'economia e dove regnino cultura e libri”.
Andrea Riccardi, storico, pacifista, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, oggi ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione è riuscito a coinvolgere da un lato personalità religiose di caratura internazionale come il Patriarca Serbo Irinej, il Metropolita russo ortodosso Kirill, il patriarca buddista cambogiano Tep Vong, Oded Wiener, direttore generale del Gran Rabbinato di Israele e dall'altro leader politici come il presidente della Commissione europea, Herman van Rompuy, e il primo ministro italiano, Mario Monti. In questi tempi difficili, di crisi e di conflitti regionali, le religioni si interrogano per ritrovare nel dialogo le energie spirituali da offrire ad un mondo senza visioni e di conseguenza senza futuro. Lo “Spirito di Assisi” insomma deve guidare e inspirare. Di cosa si tratta? Il 27 ottobre 1986, Papa Giovanni Paolo II realizzò il grande sogno di chiamare ad Assisi i principali rappresentanti delle varie religioni per intonare, da tanti cuori e in diverse lingue, un solo canto di pace. Perché, disse, “la vera pace si può raggiungere solo attraverso una relazione profonda con Dio”.
Oggi più che mai quindi, come la Comunità di Sant'Egidio sottolinea, il dialogo interreligioso e culturale è una scelta strategica fondamentale per risolvere guerre, tensioni e instabilità politiche e economiche. A partire dalla pesante e difficile situazione in Medio Oriente.
Tutte le notizie, dirette, immagini sul sito della Comunità di Sant'Egidio.
L'articolo è sul sito di Io Donna
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