| 6 Januar 2017 |
Andrea Riccardi /Religioni e civiltà |
Andrea Riccardi: Molti, oggi, piangono per Aleppo ma dov'erano nei primi anni dell'assedio? |
Nel 2014 lanciai un progetto per creare una zona di non belligeranza attorno ad Aleppo che ne facesse una "città aperta" |
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Ho scritto varie volte su Aleppo negli ultimi anni. Era uno dei pochi modi per protestare contro quanto stava avvenendo. Attraverso il prisma del duplice assedio ad Aleppo e della sua distruzione, si vede tutta l'assurdità della guerra siriana. Nel conflitto, secondo stime piuttosto attendibili, sono morte 470.000 persone: certo è che tanta gente manca all'appello. Ci sono stati quasi due milioni di feriti. Metà della popolazione sfollata. I bambini siriani, che frequentano la scuola - e spesso in che condizioni difficili! - in molti casi non hanno conosciuto che guerre, bombardamenti, fughe, paure. Che cosa offre oggi la Siria alla sua gente? L'aspettativa di vita è crollata dai 70 anni ai 55. Quattro milioni di siriani sono andati all'estero, mostrando che non ce la fanno più a vivere in guerra e di non avere più un futuro in patria.
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Andrea Riccardi
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